LETTERA MALMSTROEM A MINISTRI INTERNI PRE CONSIGLIO LUSSEMBURGO
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Bruxelles, 6 apr. – (Adnkronos/Aki) – La Commissione europea non
ha chiesto agli stati membri l’attivazione della direttiva Ue che
prevede la concessione della protezione temporanea ai rifugiati dalla
Libia, ma e’ pronta a prenderla in considerazione se necessario. E’ la
precisazione del portavoce della commissaria Ue agli affari interni
Cecilia Malmstroem, che ha inviato ieri sera una lettera ai ministri
degli interni dei paesi europei in preparazione del Consiglio Ue che
si terra’ a Lussemburgo lunedi’ e martedi’ prossimi.
L’attivazione della potezione temporanea per
quei rifugiati che non possono fare rientro nei propri paesi a causa
di situazioni di guerra o di sistematica violazione dei diritti umani
prevista dalla direttiva Ue del 2001 "e’ una delle possibilita’" al
vaglio di Bruxelles, ma "non posso confermare che ne sia stata chiesta
l’attivazione agli stati membri" nella lettera che la Malmstroem ha
inviato ai ministri degli Interni dell’Ue, ha affermato il suo
portavoce Marcin Grabiec.
Nella lettera inviata dalla Malmstroem, infatti, si legge che la
Commissione, "in caso di afflusso massiccio di rifugiati" dalla Libia,
"sarebbe pronta a considerare la proposta" dell’attivazione della
protezione temporanea. Formalmente spetta infatti all’esecutivo Ue
lanciare la richiesta e poi agli stati membri, riuniti nel Consiglio,
a prendere la decisione a maggioranza qualificata. Ma "in questo
momento, siamo chiari, in Consiglio non c’e’ assolutamente una
maggioranza favorevole" all’attivazione, hanno affermato fonti Ue
vicino al dossier. Da qui la cautela della Commissione.
La Malmstroem ha pero’ cercato di fare pressing sui Paesi
membri, sottolineando nella lettera che l’attivazione della protezione
temporanea "puo’ rappresentare non solo una misura per salvare la vita
delle persone coinvolte, ma anche un gesto importante per la
condivisione della responsabilita’" verso i paesi Ue piu’ toccati
dall’emergenza immigrazione, come per esempio l’Italia. "Mostrare la
solidarieta’ verso i paesi confinanti che sono sotto pressione
attraverso la redistribuzione e il reinsediamento puo’ aiutare",
scrive la commissaria, spiegando che l’attivazione del meccanismo di
protezione temporanea potrebbe "fornire protezione immediata e
accoglienza nei territori dei Paesi membri dell’Ue, offrire sollievo
ai sistemi di asilo nazionale e promuovere misure di solidarieta’
volontaria tra gli stati membri".