FAVORIRE ACCORDI CON PAESI DI PROVENIENZA
Citta’ del Vaticano, 25 giu. – (Adnkronos) – ”Agli immigrati
deve essere riservata un’accoglienza all’altezza della loro dignita’
umana. Essi, come tutti i lavoratori, non sono una merce o una mera
forza lavoro, e non devono quindi essere trattati come qualsiasi altro
fattore di produzione, come ribadisce la Dottrina Sociale della
Chiesa”. E’ quanto afferma il Presidente del Pontificio consiglio dei
migranti, mons. Antonio Veglio’ in una intervista rilasciata
all’agenzia vaticana Fides in cui Veglio’ affronta il tema della
formazione degli operatori pastorali sulla frontiera dell’
immigrazione e quindi dell’insegnamento della dottrina sociale della
Chiesa.
”Su questo caposaldo – spiega Veglio’ – la formazione degli
Operatori pastorali non puo’ negoziare”. ”La Chiesa, poi, da parte
sua -aggiunge il Presidente del dicastero dei migranti- grazie a
numerose Istituzioni ad essa collegate, cerca di aiutare gli immigrati
approntando le piu’ necessarie strutture assistenziali, facendo in
cio’ opera di sussidiarieta”’.
”In seguito -prosegue Veglio’- vi e’ l’importante
passo verso l’integrazione, a cui si da’ un contributo specifico
proprio facendo leva sulla buona formazione culturale, umana e
spirituale degli operatori pastorali, che sono chiamati a mettere in
atto modelli sempre aggiornati di sollecitudine pastorale, in linea
con quella che Giovanni Paolo II definiva ‘fantasia della carita””.
La Chiesa inoltre suggerisce, spiega mons. Veglio’, ”alcuni
interventi a monte, come per esempio l’aiuto allo sviluppo dei Paesi
poveri, da cui hanno origine i piu’ importanti flussi migratori”.
In questa prospettiva ”e’ proprio nell’ ambito formativo che si
puo’ adeguatamente proporre anche una giusta normativa nazionale e
internazionale per i flussi migratori stessi, sollecitando ad esempio
accordi bilaterali o multilaterali tra Paesi di origine, di transito e
di destinazione”. Quindi ”la formazione degli Operatori pastorali ha
anche il compito di studiare la gestione integrata di tutti gli
aspetti correlati alla buona accoglienza dei migranti, soprattutto per
contrastare il piu’ efficacemente possibile l’ opera di organizzazioni
criminali che fanno traffico e contrabbando di esseri umani”.