(ANSA) – ROMA, 10 GEN – "Basta con la paura, è tempo di scommettere sugli immigrati, i giovani in particolare, e le giovani famiglie". In vista della Giornata Mondiale del Migrante di domenica il presidente delle Acli Andrea Olivero rilancia il tema dell’integrazione, raccogliendo l’appello della Fondazione Migrantes della Cei e richiamando il messaggio di Benedetto XVI dedicato in particolare ai "giovani migranti". Olivero ha ricordato la diffusa paura dell’immigrato, ma anche che "l’immigrazione è segno di garanzia e di speranza per il nostro futuro: per la stabilità demografica, per lo sviluppo economico e la continuità del benessere, anche per una rinascita culturale del nostro Paese". Le Acli rilanciano quindi l’appello di Migrantes a introdurre nella nostra legislazione lo jus soli; a ridurre da 10 a 5 anni i tempi per la domanda di cittadinanza degli altri immigrati; a concedere la possibilità di mantenere la doppia cittadinanza. "Il progetto di legge presentato dal Governo contiene già queste misure. Ci auguriamo che le forze politiche in Parlamento vogliano approvarle al più presto, mettendo da parte le polemiche artificiose e strumentali". "Non investire sui giovani, italiani di oggi e italiani di domani, sarebbe un suicidio". Per questo le Acli chiedono allo Stato di scommettere sugli immigrati e sui giovani: agevolare le vie legali d’ingresso; riconoscere le qualità professionali, oltre che sociali ed umane degli immigrati, ad esempio attraverso la creazione di una banca dati; facilitare l’accesso ai servizi; investire in maniera strutturata nella formazione linguistica, coinvolgendo le scuole ma anche i datori di lavoro; concedere, infine, il voto amministrativo per un pieno coinvolgimento nella vita civile". (ANSA).
IMMIGRAZIONE: ACLI, SCOMMETTERE SUI GIOVANI
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