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IMMIGRAZIONE: ALL’ESQUILINO LA FESTA DEI SIKH DI ROMA

(ANSA) – ROMA, 15 APR – "Roma si sta attrezzando per provvedere che ogni etnia e ogni cultura possa crescere i propri giovani, anche coltivando le tradizioni d’origine". Lo ha detto Franca Eckert Coen, delegata del sindaco di Roma alla multietnicità, portando il saluto dell’amministrazione capitolina alla comunità Sikh, che ha celebrato oggi, in un tripudio di musica e colori, la festa religiosa del "Vaisakhi" (la "Festa del raccolto" che segna anche la data di nascita della religione). La processione è partita da piazza Vittorio e, dopo aver attraversato il rione Esquilino, il quartiere più multietnico della capitale, è tornata nella storica piazza, dove sono intervenuti, tutti rigorosamente scalzi, gli esponenti politici. C’erano oltre alla consigliera Cohen, l’ambasciatore dell’India in Italia, Rajiv Dogra, e il sottosegretario all’Interno Marcella Lucidi che si è soffermata sulle nuove possibilità in tema dei permessi di soggiorno e ha spiegato il significato della "carta dei valori", che dovranno sottoscrivere tutti gli immigrati che entrano nel nostro Paese. In mattinata c’é stato il corteo in cui i rappresentanti religiosi della fede Sikh hanno portato in processione, su un carro, il Libro Sacro, che era "scortato" da uomini scalzi, armati di sciabole. Seguivano altri carri decorati con i festoni. Molti i romani e i turisti che hanno assistito alla festa. I Sikh, che provengono in prevalenza dal Punjab, in Italia si sono stabiliti in gran parte nelle regioni del Nord e per la festa sono venuti da tutta Italia. A Roma, secondo stime della Provincia, vivrebbero circa 5.000 Sikh. E’ il quarto anno che, nella capitale, si celebra il Vaisakhi in piazza Vittorio: il primo anno la festa si è svolta invece nella sala della Protomoteca in Campidoglio.(ANSA).

(15 aprile 2007)

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