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IMMIGRAZIONE: BOLIVIA, MORALES CONTRO UE PER CLANDESTINI

SANTIAGO DEL CILE
(ANSA) – SANTIAGO DEL CILE, 11 GIU – Il presidente Evo Morales ha inviato alla Commissione Europea una lettera di protesta per la politica di rimpatrio degli immigrati illegali, una misura che, secondo il ministro degli esteri David Choquehuanca, è solo la prima di una campagna internazionale di più ampio respiro. Le dichiarazioni di Choquehuanca arrivano dopo che un senatore del Potere Democratico Sociale (Podemos, opposizione) ha chiesto al capo della diplomazia di spiegare la situazione, giacché "ci preoccupa profondamente il modo incauto con cui il governo gestisce le relazioni internazionali, e in particolare il modo in cui tratta l’Unione Europea". Il ministro degli Esteri non ha però atteso di essere convocato in Parlamento per spiegare che la lettera di protesta di Morales è "solo un primo passo", aggiungendo che "continueremo con questa campagna". "La lettera (di Morales) è già stata esaminata dalla Commissione Europea, ha provocato un dibattito nella società civile e abbiamo ricevuto varie dichiarazioni di appoggio", ha detto Choquehuanca. Nella sua missiva, il presidente boliviano ha si è appellato alla "coscienza dei leader e dei deputati europei, dei popoli, degli attivisti e dei cittadini" perché non si vari la direttiva che prevede il rimpatrio dei clandestini. Secondo Morales, se la norma fosse approvata "ci troveremmo nell’impossibilità etica di approfondire le nostre negoziazioni con l’Unione Europea per arrivare ad un accordo di associazione con la Comunità delle Nazioni Andine (Cna)". Inoltre, il presidente boliviano ha detto che il suo paese si riserva il diritto di applicare ai cittadini europei "gli stessi obblighi di visto che ci impongono a noi boliviani dal 2007". (ANSA).

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