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Immigrazione, Casarini contro la direttiva Pantedosi: “Bloccare le navi è illegale”

Roma, 26 ottobre 2022 – “Piantedosi sta proponendo o tentando di imporre la violazione di convenzioni internazionali e la commissione di gravi crimini contro l’umanità. Il neo ministro dovrebbe stare attento e studiare un po’ meglio le convenzioni internazionali. Soprattutto quelle che riguardano la sicurezza in mare, la Convenzione di Amburgo e la Convenzione di Ginevra sui rifugiati e i richiedenti asilo.” Così Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans, ha commentato la direttiva Pantedosi sulla stretta all’immigrazione.

Immigrazione, Casarini: “Bloccare le navi è illegale”

Non si capisce quale sia la fonte giuridica che utilizza per ventilare un illegale e illegittimo blocco di navi che hanno soccorso naufraghi e che chiedono un ‘Place of safety’, come prevede la Convezione di Amburgo, che è molto chiara e non parla di bandiere. Ma semplicemente di obbligo del soccorso”, ha aggiunto inoltre Casarini. Secondo l’attivista, quindi, le parole pronunciate dal ministro dell’Interno sono “molto gravi”. E questo soprattutto perché Pantedosi ha ribadito l’obbligo delle navi umanitarie di coordinarsi con i Centri del soccorso marittimo degli Stati. “Nel caso della Libia siamo in presenza di un Paese in guerra civile che non ha sottoscritto la Convenzione di Ginevra.

Quindi commetterebbe un gravissimo reato un comandante che dovesse farsi coordinare da un Paese, che poi non è in grado di soddisfare la prima condizione imposta dalla Convenzione di Amburgo, ossia assicurare ai naufraghi lo sbarco in un luogo in cui non sia messa a rischio la loro vita e la loro sicurezza”, ha infatti sottolineato.

Affidare alla Guardia costiera libica i migranti, quindi, sarebbe un “respingimento di massa dei richiedenti asilo. Imporre o proporre che le navi di soccorso consegnino i naufraghi o prendano ordini da chi deporta queste persone nei lager da cui sono scappati è una violazione piena della Convenzione di Ginevra“, ha inoltre ribadito. Per quanto riguarda l’ipotesi di vietare l’ingresso delle navi nelle acque territoriali, poi, ha dichiarato: “l’Italia è il “place of safety” più vicino rispetto alle operazioni di soccorso. Nel caso in cui il Governo volesse chiudere i porti o impedire l’entrata in acque territoriali italiane, il reato si aggraverebbe.

Si configurerebbe l’intimazione di un ordine illegittimo. Come hanno affermato più di una Procura e di un giudice anche nei casi che hanno riguardato la Mare Jonio. Il ministro Piantedosi sostanzialmente spara, ma lo fa a casaccio. Credo che la volontà sia quella di fare propaganda politica secondo la linea del suo ‘capo’ Matteo Salvini“.

Rispetto al rinnovo del Memorandum Italia-Libia, infine, ha affermato: “Del sistema dei lager, dei trafficanti travestiti da guardia costiera, degli stupri e delle torture si sa tutto. E’ consapevolezza collettiva, non più denuncia di singoli attivisti. Le firme su quell’intesa di Gentiloni e Minniti ci dicono anche altro. Ci raccontano che su questo tema c’è piena convergenza tra democratici e progressiti e gli eredi di Almirante e della Repubblica di Salò. La criminale che ‘delega’ a un sicario per i ‘lavori sporchi’ è vecchia quanto il mondo“.

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