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IMMIGRAZIONE: CINESI IN NERO,12 ORE AL DI’ PER 600 EURO MESE

MODENA
(ANSA) – MODENA, 12 SET – Tre cinesi sono stati arrestati all’alba dalla polizia municipale del comprensorio ceramico modenese, al termine di un’indagine che ha sgominato un’ organizzazione dedita allo sfruttamento della manodopera clandestina e al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare in Italia. L’indagine ha scoperto che gli irregolari impiegati dall’organizzazione erano costretti a lavorare almeno 12 ore al giorno, per tutta la settimana. La paga mensile era compresa fra i 600 e i 750 euro. Il terzetto è accusato di associazione a delinquere. Il gip del Tribunale di Modena, Alberto Ziroldi, ha disposto la custodia cautelare in carcere per X.H. donna di 42 anni arrestata a Milano, e i domiciliari per I.W. e Y.W., due uomini di 30 e 27 anni fermati a Sassuolo. Sono le tre persone ritenute al vertice dell’organizzazione, che si affidavano poi a due ‘teste di legno’, ora denunciati, per condurre l’azienda di lavorazione ceramica di Sassuolo dove lavoravano 15 clandestini cinesi. L’inchiesta è stata condotta dal sostituto procuratore della Repubblica di Modena, Giuseppe Tibis, come prosecuzione di quella denominata ‘scatole cinesi’. Gli assunti in ‘nero’, negli ultimi mesi, venivano fatti migrare di alloggio in alloggio dalla banda di sfruttatori: prima a Castelvetro, in provincia di Modena, poi a Casalgrande e Castellarano nel Reggiano. Gli accertamenti compiuti dall’Ausl e dall’Inps hanno permesso di accertare anche altre violazioni, come un’evasione di contributi per circa 200.000 euro. (ANSA).

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