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IMMIGRAZIONE: COFFERATI, CPT LUOGO VIOLENTO DA SUPERARE

(ANSA) – BOLOGNA, 20 MAR – Un "luogo da superare", un ‘ibrido” rispetto al carcere ma con condizioni "decisamente brutte": è questo il giudizio del sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, sul Centro di permanenza temporanea per gli immigrati del capoluogo emiliano, visitato in mattinata per la prima volta. Una convinzione già riferita al commissionario Onu, Staffen De Mistura, che nei mesi scorsi aveva visitato la struttura di via Mattei dandone alla fine una valutazione negativa. "La funzione per cui erano stati immaginati è cambiata e mutata nei fatti anche la loro natura – ha argomentato il sindaco – I Cpt non risolvono i problemi per cui erano stati previsti e sono diventati luoghi di contenuti che si caricano continuamente di contraddizioni sempre più pesanti". Bollata la normativa Bossi-Fini come una "legge profondamente sbagliata", per il primo cittadino la gestione dei flussi migratori deve essere "affrontata organicamente da parte del Governo, a partire da leggi che la definiscano". In particolare, secondo Cofferati, i luoghi dove oggi sono trattenuti gli immigrati clandestini e senza documenti vanno superati. "Questo vuol dire cambiare le politiche per la gestione dei flussi dei processi di regolarizzazione e non avere più bisogno di luoghi di contenimento temporanei – ha spiegato – ma semmai di spazi per i processi di regolarizzazione". Per il sindaco, quindi, nonostante la necessità di regole severe da applicare con rigore, "la finalità deve essere di favorire la regolarizzazione di chi vuole essere regolare. Per chi ha intenzioni negative e delinque, ci dovrebbe essere il carcere", ha chiarito. Durante la sua visita durata circa un’ora e mezza, Cofferati ha riscontrato una "vistosa contraddizione": i Cpt sono "luoghi carichi di sofferenza e violenza dove si infrange il sogno di persone che non hanno una prospettiva e dunque diventano ostili verso chi li assiste". Apprezzato, a questo proposito, il lavoro dei volontari che prestano assistenza agli extracomunitari in via Mattei: "Svolgono una funzione difficilissima e preziosissima" ma "in condizioni di oggettiva difficoltà". (ANSA).2007-03-20 13:11

(20 marzo 2007)

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