Bruxelles, 27 maggio 2015 – La Commissione europea adotta oggi a Bruxelles alcuni dei testi legislativi previsti dall'Agenda per la politica Ue dell'immigrazione asilo approvata il 13 maggio scorso, e in particolare la proposta relativa alla "relocation", ovvero la ripartizione obbligatoria fra gli Stati membri degli immigrati richedenti asilo arrivati sul territorio dell'Unione (in situazione di afflusso eccezionale).
La decisione include il numero di rifugiati a cui si riferira' il meccanismo della ripartizione nei prossimi due anni, in base a una previsione degli arrivi che tiene conto, secondo fonti della Commissione, dei dati degli ultimi due anni. Non saranno, cioe', redistribuiti i migranti richiedenti asilo gia' installati in Italia e in Grecia, ma solo quelli che arriveranno successivamente all'approvazione del meccanismo della "relocation".
Secondo un articolo di venerdi' scorso del quotidiano italiano "La Stampa" la cifra dei rifugiati da redistribuire dovrebbe arrivare a circa 40.000 persone, di cui 24.000 dall'Italia e 16.000 dalla Grecia. La chiave di ripartizione per ciascuno Stato membro, inoltre, sara' rivista in modo da escludere Italia, Grecia e Malta dal novero dei paesi che dovranno accogliere i richiedenti asilo provenienti da questi tre paesi "in prima linea" nel Mediterraneo. Alla ripartizione, inoltre, non parteciperanno la Danimarca e la Gran Bretagna, che hanno un opt-out garantito dal Trattato Ue, mentre potrebbe decidere di partecipare il terzo paese che ha l'opt-out, l'Irlanda.
Le proposte della Commissione dovranno essere approvate dal Consiglio Ue (quello degli Affari interni) e dal Parlamento europeo. In Consiglio per far passare la proposta sara' sufficiente la maggioranza qualificata, escludendo dal voto il Regno Unito e la Danimarca (e l'Irlanda se decidesse anch'essa di restare fuori dal sistema).