Roma, 11 agosto 2012 – "Siamo solo all'inizio di un movimento di siriani". Cosi' il direttore del Consiglio italiano per i rifugiati (Cir), Christopher Hein, commenta lo sbarco di 160 persone a Crotone.
Hein consiglia alle autorita' italiane di "prepararsi". "E' fisiologico – dice all'Adnkronos – che si crei un flusso, e nessuno puo' indovinare di che dimensioni. In Turchia ci sono 50.000 fuoriusciti siriani registrati, e nessuno sa quanti non sono registrati. Li' hanno paura che nei campi profughi ci siano infiltrati del regime siriano, e tendono ad andare verso le coste per cercare un imbarco verso paesi piu' stabili, in Occidente".
Per i siriani sbarcati ieri la meta di preferenza, dice Hein, "e' la Germania, ma sono sbarcati in Italia e la convenzione di Dublino 2 prevede che sia il Paese di arrivo a gestirli. Dunque – ribadisce -, come il Cir dice da tempo, bisogna liberare i centri di accoglienza e renderli disponibili per i nuovi arrivi". Nei centri sono presenti ancora oggi 20.000 libici fuggiti dal paese l'anno scorso, ricorda, e "bisogna trovare una soluzione per la loro condizione".