Roma, 10 febbraio 2023 – Si sono conclusi i due giorni di riunione del Consiglio europeo al quale hanno presenziati i leader dei 27 Paesi membri. Uno dei temi più importanti del giorno era, senza dubbio, l’immigrazione. Non sono mancati gli screzi tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron, ma nonostante questo la presidente del Consiglio italiano si è detta “estremamente soddisfatta“.
Immigrazione, Meloni: “Sono estremamente soddisfatta”
E’ una “grande vittoria” quella ottenuta dall’Italia al vertice Ue secondo Meloni. La riunione è durata fino alle 3 del mattino, e in particolare modo sul tema immigrazione “è stato certificato un cambio dell’approccio europeo”. Lo stesso, a detta della Presidente italiana, vale per l’economia “dove sono state accettate le richieste dell’Italia di limitare la portata degli aiuti di Stato” e sull’Ucraina, “per cui Roma ha confermato il suo sostegno a 360 gradi”. Per chi invece sostiene che l’Italia sia stata isolata diplomaticamente, secondo Giorgia Meloni ha una “lettura provinciale” condizionata dalla visione del passato “in cui centralità significava comparire in una foto”. Per dare ancora più forza alle sue parole, ha poi definito “un errore politico” la scelta di Macron di invitare Volodymyr Zelensky, a Parigi la sera prima del vertice Ue.
Rispetto all’immigrazione, poi, ha dichiarato: “La giornata di ieri stabilisce un principio: si cambia approccio. Quello che abbiamo visto ieri è molto diverso da quello degli anni passati. Parte da una frase che non si era mai riusciti a mettere in un documento di questo tipo: la migrazione è un problema europeo e ha bisogno di una risposta europea. Questo cambia moltissime cose nell’approccio europeo alla questione migratoria”. Nel concreto, “è stata data priorità agli arrivi primari, anche per rispondere alle preoccupazioni di alcuni Paesi sui secondari, e alla rotta del Mediterraneo centrale”. Riguardo alla redistribuzione, invece, “non è mai stata mia priorità perchè per l’Italia è marginale e finora è sempre stata volontaria e non ha funzionato. Più attenzione invece alla dimensione esterna, con la cooperazione con i Paesi di origine e di transito perchè è disumano affidare le migrazioni ai trafficanti di essere umani”.
Meloni: “L’allentamento sugli aiuti di Stato rischia di avere conseguenze importanti”
Infine, si è parlato anche dell’allentamento delle regole sugli aiuti di Stato. “L’allentamento sugli aiuti di Stato è particolarmente richiesto da nazioni che hanno un maggiore spazio fiscale. Ma rischia di avere anche delle conseguenze che bisogna monitorare in termini di tenuta del mercato unico e di parità di condizioni per le altre nazioni. L’Italia ha chiesto che l’allentamento degli aiuti di Stato fosse circoscritto, temporaneo e limitato. E che vi fosse anche la capacità di dare a un problema europeo una risposta europea. Ha poi domandato alla Commissione di fare una proposta su un fondo europeo dedicato alla sovranità strategica con la consapevolezza che richiederà molto tempo”. Proprio per questo Meloni ha ribadito che serve una “flessibilità nell’utilizzo dei fondi europei esistenti”.
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