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IMMIGRAZIONE: CPT; AMATO, SOLO IN CASI INEVITABILI

(ANSA) – TRIESTE, 27 MAR – "Siamo in grado di ridurre di molto l’utilizzazione di Cpt, rendendoli luogo di detenzione temporanea per i soli casi in cui ciò è inevitabile e che sono identificati dalla commissione De Mistura in coloro che non sia stato possibile identificare e che devono essere espulsi". Lo ha sostenuto, a Trieste, a margine della firma del protocollo sulla sicurezza con la regione Friuli Venezia Giulia, il ministro degli Interni, Giuliano Amato. Amato ha ricordato l’ottimo lavoro della commissione De Mistura per ribadire che "per poter respingere un clandestino bisogna prima identificarlo. Bisogna cioé sapere da dove arriva. Ma – ha proseguito – non si potrà continuare come adesso. Non è cioé possibile un unico luogo di raccolta per la mamme che arrivano con i loro bambini e per coloro che hanno invece precedenti penali. In questo quadro generale – ha concluso Amato – si colloca anche la questione del Cpt di Gradisca d’Isonzo (Gorizia)". Per questa struttura era stato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, a chiedere ad Amato la trasformazione in Centro di accoglienza e identificazione. (ANSA). 2007-03-27 16:43

(27 marzo 2007)

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