Roma, 29 marzo 2023 – Franco Gabrielli, ex sottosegretario e capo della polizia italiana, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo all’irrigidimento dell’approccio securitario sull’immigrazione adottato dal governo Meloni. Secondo Gabrielli, infatti, questo approccio non aiuta a risolvere il problema. E non lo fa perchè i veri criminali sono i trafficanti che fanno commercio di esseri umani, non gli scafisti. Non solo: a parere suo le misure spot adottate dall’esecutivo difficilmente produrranno gli effetti sperati.
Immigrazione, Gabrielli: “Inutile prendersela con gli scafisti”
“Ultimamente c’è stato un irrigidimento dell’approccio securitario sull’immigrazione, anche con il decreto sulle Ong, mentre secondo me questo criterio non aiuta. Inutile prendersela con gli scafisti, che sono gli sfigati della filiera, mentre i veri criminali sono i trafficanti che fanno commercio di esseri umani. Sono il meno indicato a fare la difesa del governo Meloni. A differenza di Piantedosi io sono stato un questurino doc e non mi sarei espresso come lui sulla strage di Cutro. Se non altro perché c’era gente proveniente pure dall’Afghanistan, che abbiamo abbandonato quando abbiamo lasciato il Paese. Però non penso che il governo abbia cercato una strage. Il problema è che si è spostato l’approccio dell’immigrazione da una gestione di ricerca e salvataggio a una securitaria, come dimostra l’invio della Guardia di Finanza e non della Guardia costiera”, ha infatti dichiarato Gabrielli in un’intervista rilasciata a La Stampa.
Per l’ex sottosegretario “le misure sono sempre provvedimenti spot e qualsiasi sia il giudizio sui singoli provvedimenti è difficile che producano gli effetti sperati. In Africa vivono 1,2 miliardi di persone, che secondo l’Onu arriveranno a 2 nel 2050. E noi per loro siamo i ricchi e l’unica speranza”. Allo stesso tempo sottolinea che non si possono accogliere tutti: “Creerebbe ulteriori tensioni in Europa. I fenomeni vanno governati con un percorso che implichi il coinvolgimento dell’Ue, ma in questi anni siamo passati dal buonismo al cattivismo senza una vera programmazione di politiche durature. L’immigrazione è un fenomeno epocale e se non ci si mettono testa e cuore continueremo a subirla, magari finendo per nominare un inutile commissario all’emergenza”.
Infine, rispetto all’ipotetica invasione di migranti ha affermato: “Quando sento parlare di invasione poi guardo i dati e mi chiedo cosa dovrebbero dire in Germania dove hanno ospitato un milione di siriani. Certo il trattato di Dublino va rivisto, perché penalizza l’Italia come Paese di primo approdo, e sulla stabilizzazione del Nord Africa si potrebbe fare molto di più a livello europeo”.
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