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L’Europa approva la costruzione di muri ai confini

Roma, 10 febbraio 2023 – L’Europa approva la costruzione dei muri lungo i confini. Si può riassumere così uno degli ultimi passaggi delle conclusioni del vertice europeo che si è tenuto in questi giorni e nel quale si è parlato di immigrazione. “Mobilitare immediatamente ingenti fondi e mezzi dell’Ue per sostenere gli Stati membri nel rafforzamento delle capacità e delle infrastrutture di protezione delle frontiere, dei mezzi di sorveglianza — compresa la sorveglianza aerea — e delle attrezzature”, si legge infatti.

Immigrazione, l’Europa approva la costruzione dei muri al confine

Dopo una notte di negoziati, quindi, l’Europa ha dato il suo consenso alla costruzione dei muri per bloccare l’immigrazione clandestina. Ma non tutti sono d’accordo su questa posizione: in particolare a fare opposizione è stata la Germania. Per questo la Commissione ha cercato di calmare gli animi dichiarato che le risorse Ue serviranno a finanziare telecamere e attrezzature, non cemento e mattoni. Bisognerà vedere, però, se i fatti confermeranno le parole. “L’Unione europea rimane determinata ad assicurare il controllo efficace delle sue frontiere esterne terrestri e marittime”, si legge nel capitolo del documento conclusivo del vertice. E per farlo “ribadisce il proprio sostegno” a Frontex, l’agenzia europea di guardia di frontiera.

Tornando alla questione muri, comunque, questa posizione non è così tanto una novità. Sebbene solo un’anno fa von der Leyen dicesse che l’Unione europea non avrebbe finanziato “filo spinato e muri”, infatti, già nel 2018 InfoMigrants aveva calcolato che queste strutture in giro per il continente avevano già raggiunto i 1.000 chilometri. Nel tempo, quindi, sul tema immigrazione, evidentemente la presidentessa della Commissione ha perso sostegno da parte del suo partito, il Ppe. E il vertice di ieri ne è la dimostrazione, visto che il presidente del Ppe Manfred Weber, insieme a Austrai e altri 11 Paesi, ha sollecitato Bruxelles a finanziare le “infrastrutture di protezione delle frontiere”.

In ogni caso, durante la conferenza stampa, von der Leyen ha lasciato intendere che i fondi non andranno direttamente a muri o barriere, bensì a “telecamere, strade lungo le barriere per pattugliarle, torrette di sorveglianza, veicoli. Lo scopo è avere un confine funzionante, è mostrare che abbiamo procedure funzionanti al confine. Perchè i muri da soli non bastano”. Al di là delle parole, però, è chiara la via che l’Europa ha intenzione di intraprendere.

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