(ANSA) – ROMA, 2 APR – Quando il muro di Via Anelli a Padova "sarà abbattuto io andrò a festeggiare" ma "si dirà che quel muro è stato necessario". Lo ha detto il ministro della solidarietà, Paolo Ferrero, alla trasmissione de La7, ‘Otto e mezzo’ (registrata questo pomeriggio), che questa sera affronta la vicenda di Via Anelli e manda in onda il film, "Stato di paura", di Roberto Burchielli e Mauro Parissone dedicato appunto al muro sorto contro lo spaccio di stupefacenti. Ferrero ha ribadito che la decisione del Comune di costruire il muro è stata "giustificata" e che il piano di integrazione avviato – che prevede lo sgombero degli immigrati da inserire in altri quartieri – sta "funzionando benissimo". La senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati di Forza Italia, ha contestato al ministro questa affermazione sostenendo che a Padova (lei è originaria di questa città) "non è stato risolto nulla e che la criminalità si è spostata". Invece – ha aggiunto il ministro – "il muro è servito, è stato funzionale ad una fase di passaggio". Ferrero ha anche detto che quattro dei proprietari di case dove vivevano immigrati ed ora soggetti allo sgombero hanno fatto ricorso al Tar ed hanno perso. Questi contestano al Comune la cifra di 30 mila euro (ne vorrebbero 70 mila) che dà loro per acquistare le case che saranno poi abbattute. "E’ vero che c’é la proprietà privata – ha osservato – ma come non chiamare strozzinaggio gli 800 euro che pagavano gli immigrati per quegli appartamenti, cadenti, di appena 28 metri quadrati". Inoltre, per il ministro la battaglia di Via Anelli non ha niente a che vedere con lo scontro di civiltà ma ha a che vedere con lo spaccio e la delinquenza. Il film "Stato di paura" è stato realizzato da operatori che hanno vissuto per tre mesi all’interno delle case degli immigrati. (ANSA). 2007-04-02 18:14
(2 aprile 2007)