(ANSA) – ROMA, 4 gen – Le lentezze burocratiche con cui si stanno vagliando le domande di lavoratori stranieri, in base ai due decreti flussi, "sta facendo perdere all’Italia risorse fiscali e previdenziali". Lo denuncia Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil e responsabile immigrazione del sindacato. A suo avviso, al momento si è giunti a quota 70% delle domande esaminate. "Ci sono 350 mila persone – ha precisato il sindacalista – che le aziende vogliono mettere in regola e che non possono ancora farlo. Si tratta soprattutto di lavoratori dell’edilizia e di colf". Una lunghezza burocratica che – tiene a sottolineare Loy – rappresenta un danno per il paese visto che non permette ai datori di lavoro di versare i dovuti contributi. (ANSA).
(4 gennaio 2007)