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Immigrazione. Garanti privacy: no a proposta Ue su banca dati

"Ingiustificato allargamento per l’accesso a Eurodac" BRUXELLES, 18 settembre 2009 – Secondo il gruppo di esperti europei istituito dalle autorita’ nazionali garanti della privacy (Wppj) e presieduto da Francesco Pizzetti la proposta avanzata dalla Commissione europea per ampliare l’accesso a Eurodac, la banca dati dei richiedenti asilo e degli immigrati clandestini, è ”ingiustificata”.

Il gruppo di esperti ha espresso le proprie preoccupazioni in relazione alla decisione della Commissione europea di adottare un emendamento che consentirebbe alle autorita’ di polizia di accedere ad Eurodac, la banca dati dell’Ue contenente le impronte digitali dei richiedenti asilo”.

Il gruppo ha ricordato che Eurodac e’ stato creato ”per uno scopo specifico e contiene dati molto sensibili relativi a soggetti particolarmente vulnerabili, quali sono i richiedenti asilo”. "Intendiamo analizzare con attenzione la proposta della Commissione e fornire un piu’ motivato parere, ma invita sin d’ora Parlamento e Consiglio a un dibattito approfondito che tenga conto delle pesanti ricadute che tali iniziative possono avere sui diritti e le liberta’ fondamentali dei cittadini" – ha sottolineato il gruppo di esperti.

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