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IMMIGRAZIONE: GB; ANNUNCIATO GIRO DI VITE, PIU’ CONTROLLI

(ANSA) – LONDRA, 28 MAR – Il governo Blair ha annunciato un piano per fermare gli immigrati illegali nel Paese ancor prima che inizino il loro viaggio. Il nuovo piano, che entrerà in funzione tra circa sei o sette anni, prevede l’utilizzo di sistema biometrico di rilevazione del volto e maggiori controlli sui documenti d’identità e sui visti che dovranno contenere le impronte digitali. "I visti biometrici permettono di identificare eventuali frodi d’identità ancor prima che si arrivi sulle nostre coste e le carte d’identità per i cittadini britannici impediranno il lavoro nero", ha dichiarato il premier, che in questi giorni ha dovuto affrontare forti pressioni politiche sulla questione dell’immigrazione. "Dobbiamo andare oltre l’idea dei confini nazionali come di linee sulle mappe. Anche se mettessimo un poliziotto ogni 50 metri attorno alle nostre frontiere non riusciremmo a scovare chi mistifica la propria identità", ha affermato aggiungendo che negli ultimi cinque anni Scotland Yard ha fermato 150.000 persone che volevano imbarcarsi su aerei diretti nel Regno Unito. "I giorni in cui i controlli di frontiera avvenivano presso le bianche costiere di Dover sono finiti – ha commentato il sottosegretario all’Immigrazione Liam Byrne – i nostri controlli sull’immigrazione devono iniziare molto prima che i clandestini si avvicinino alle coste britanniche". Il numero di richieste d’asilo infondate rivolte al governo di Londra è diminuito del 70% da quando le autorità britanniche hanno iniziato a collaborare con Francia e Belgio. Il nuovo piano prevede che scuole ed università nel Paese dovranno tenere delle schede sugli studenti stranieri e fornire i loro dettagli alla polizia. Ci sarà anche un giro di vite sulle persone che entrano nel Paese per potersi sposare: l’età legale per ottenere un visto per matrimonio è stata alzata da 18 a 21 anni e i richiedenti dovranno passare un test di lingua inglese per dimostrare che posseggono "le capacità necessarie a partecipare sia socialmente che economicamente" alla vita della Gran Bretagna. (ANSA). 2007-03-29 12:22

(29 marzo 2007)

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