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IMMIGRAZIONE: GB, VERSO TASSA SPECIALE

GRANDE FLUSSO ARRIVI GRAVA SU SISTEMA SANITARIO E SCUOLE (ANSA) – LONDRA, 20 FEB – Il governo Brown vuole istituire una speciale "tassa di ingresso" per gli immigrati, in modo che contribuiscano al finanziamento di scuole, ospedali e altri servizi pubblici. La tassa sarà più alta se gli stranieri intenzionati a stabilirsi in Gran Bretagna hanno con sé figli in età scolastica o familiari anziani destinati a pesare molto sulla mutua. La "immigration tax" è proposta in un libro bianco di prossima pubblicazione, preparato dal ministero degli Interni e anticipato oggi dal quotidiano ‘Daily Telegraph’. A detta del governo la misura si impone perché negli ultimi anni il forte flusso di immigrati ha messo in difficoltà il sistema sanitario nazionale così come le scuole. Senza contare che una volta installati legalmente gli immigrati hanno anch’essi diritto a sussidi di varia natura se sono senza lavoro e in povertà. Il libro bianco propone di far pagare la nuova tassa tramite un consistente aumento delle tariffe per la concessione dei visti di lavoro ma molte amministrazioni locali in difficoltà per le spese aggiuntive connesse con il massiccio sbarco di stranieri hanno già fatto presente che quella non è la strada giusta: l’aumento dei visti non prende di petto il problema e non potrà raddrizzare la situazione. Negli ultimi anni la stragrande maggioranza degli immigrati é in effetti arrivata da paesi come la Polonia che fanno parte dell’Unione europea e sono quindi esentati dal regime dei visti. La Gran Bretagna concede poi piena libertà di ingresso ai cittadini di un certo numero di paesi appartenenti al Commonwealth che sarebbero anch’essi esentati di fatto dalla "immigration tax" se il prelievo avvenisse soltanto tramite il pagamento dei visti. Le amministrazioni locali hanno avvertito che saranno costretti ad aumentare le tasse di loro competenza se la "immigration tax" non si tradurrà in entrate aggiunte pari ad almeno 330 milioni di euro. Il governo ha replicato che l’obiettivo strategico della tassa non è quello di rastrellare grosse somme ma di responsabilizzare di più gli immigrati e di meglio prepararli ai doveri connessi con la cittadinanza britannica, ottenibile dopo cinque anni di permanenza. (ANSA).
LQ/

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