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IMMIGRAZIONE: INCA-CGIL, DECRETO INSUFFICIENTE E VESSATORIO

ROMA
(ANSA) – ROMA, 5 DIC – Il patronato Inca-Cgil critica il decreto flussi 2008 i cui contenuti – afferma in un comunicato – "sono sbagliati sia nel metodo che nel merito". "Nel metodo – spiega – perché nonostante le reiterate richieste d’incontro avanzate da mesi da Cgil, Cisl e Uil dai Presidenti del Centro Unitario dei Patronati, il ministro Maroni non ha mai risposto. Nel merito, la quota di 150 mila ingressi per lavoro è insufficiente a svuotare il bacino delle richieste presentate con il decreto flussi 2007". Inoltre, "per la prima volta questo decreto ha inserito per i datori di lavoro extracomunitari il requisito del possesso o avvenuta presentazione della domanda di Carta di soggiorno. Il requisito non è presente nel Testo Unico, è una restrizione ingiustificata e priva di base legale. Per ultimo, la norma obbligando il datore di lavoro extracomunitario, alla conferma della domanda inoltrata con il decreto flussi, entro 20 giorni a decorrere dal 15 dicembre 2008, pena l’esclusione dalla graduatoria, è ulteriormente vessatoria, in quanto limita nel tempo l’esercizio dell’accesso ad una opportunità. I venti giorni, collocati nel periodo temporale delle festività natalizie e di fine anno, potrebbero determinare la rinuncia, per molti stranieri, a rientrare nel loro Paese. Questo Governo invece di sanare ha ristretto la possibilità di regolarizzare quegli stranieri che lavorano e sono una risorsa per il nostro Paese, penalizzandoli inoltre con la richiesta di un requisito illegittimo. L’Inca Cgil confermando il giudizio negativo sul decreto flussi, assicurerà comunque il proprio impegno nell’ assistenza e tutela ai lavoratori immigrati". (ANSA).
COM-MAS/

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