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Immigrazione: le proposte di centrodestra, centrosinistra e Terzo polo in campagna elettorale

Roma, 23 agosto 2022 – Chiusa la presentazione delle liste pre-elezioni, non resta che analizzare i programmi elettorali dei tre poli che si sfideranno il prossimo 25 settembre. Tra i temi caldi c’è anche quello dell‘immigrazione, che si pone al fianco di tasse ed energia. Cerchiamo quindi di capire cosa promettono il centrodestra, il centrosinistra e il terzo polo.

Immigrazione e le promesse elettorali

Partiamo dal centrosinistra. La coalizione guidata da Enrico Letta propone, nel suo programma, l’Agenzia di coordinamento delle politiche migratorie. Si tratta di un ente che dovrebbe diventare il “principale attore di riferimento per tutto ciò che riguarda il monitoraggio e la gestione dei flussi”. Non solo: l’intenzione sarebbe anche quella di abolire la famosa legge Bossi-Fini, così da “arrivare a una nuova legge sull’immigrazione e permettere l’ingresso legale per ragioni di lavoro, nche sulla base delle indicazioni che arrivano dal Terzo settore”. Infine, si parla di superare il “Regolamento di Dublino” e costruire “una vera politica europea su migrazione e accoglienza”.

Nonostante quanto detto fino a ora, nel programma del centrodestra non è stato inserito il tanto chiacchierato blocco navale. Al suo posto, invece, si legge “blocco degli sbarchi”, e la creazione di “hotspot nei territori extra-europei, gestiti dall’Unione europea, per valutare le richieste di asilo”. La coalizione di centrodestra, poi, vorrebbe puntare a un “nuovo Patto per l’immigrazione e l’asilo, con maggiore controllo delle frontiere”. E, infine, “garantire ai Comuni le risorse necessarie per far fronte alle spese per la gestione e la presa in carico dei minori non accompagnati”.

C’è poi il Terzo polo, quello fondato da Carlo Calenda e Matteo Renzi. I due ex dem propongono di “ristabilire una distinzione tra profughi umanitari e migranti economici“. Per questo motivo vorrebbero “corsi intensivi obbligatori di lingua e cultura italiana per i neo-arrivati”. Allo stesso tempo anche la “regolarizzazione dei migranti irregolari già residenti in Italia che hanno un lavoro”. Un’altra idea in programma, poi, è il superamento del “trattato di Dublino e creare un sistema europeo comune di asili che, dopo una breve fase di registrazione negli Stati alle frontiere esterne, distribuisca i richiedenti asilo negli Stati membri dell’Unione europea”. In conclusione, poi, si propongono “vie di accesso più sicure e legali attraverso un’espansione dei corridori umanitari”, e un nuovo ministero per le Migrazioni.

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