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Immigrazione. L’Ue apre un dossier, ma le decisioni saranno prese a giugno 2014

Obiettivo è cercare di porre fine a tragedie come quella di Lampedusa

Bruxelles, 23 ottobre 2013 –  L'Unione europea apre una riflessione sulle questione dell'immigrazione e del diritto di asilo, rinviando pero' a dopo le elezioni europee la presa di decisioni concrete per una strategia di lungo periodo.

Il vertice dei capi di Stato e di governo dei paesi dell'Ue che si riunira' domani e venerdi' a Bruxelles sara' il primo di una serie per cercare di porre fine a tragedie come quella di Lampedusa. Inserito per volere dell'Italia nell'agenda dei lavori, il tema sara' oggetto di dibattito ma non di decisioni, salvo la conferma di quelle gia' prese.

Il consiglio Affari generali – che ieri si e' dedicato anche alla preparazione del vertice – ha garantito il via libera alla maxi-operazione di monitoraggio del mar Mediterrano, da Cipro alla Spagna, proposta dalla Commissione europea e che dovra' essere definita meglio nel dettaglio nei prossimi mesi. Spazio dunque al potenziamento di Frontex, l'agenzia europea per la sorveglianza delle frontiere esterne, alla cooperazione con i paesi terzi e l'intensificazione delle operazioni di Europol, l'agenzia di polizia europea.

La bozza della conclusioni messa a punto nelle ultime ore non prevede altro, limitandosi a stabilire una tabella di marcia in base alla quale il Consiglio europeo tornera' a fare il punto della situazione a dicembre per quanto riguarda l'operazione Frontex, mentre affrontera' a giugno 2014 i temi di immigrazione e asilo a dicembre.
 

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