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IMMIGRAZIONE: MONS.MARCHETTO, CLANDESTINITA’ NON E’ REATO

(ANSA) – CITTA’ DEL VATICANO, 2 GIU – Nessuno straniero ‘irregolare’ può essere privato della libertà personale o soggetto a pena detentiva a causa di un’infrazione amministrativa: a dirlo è mons. Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, il ‘ministero dell’immigrazioné della Santa Sede, in una intervista a Radio Vaticana. Tenendo conto delle normative europee (il Progetto di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio) e della posizione dell’Italia riguardo a una politica comune in materia di migrazione, "mi ritrovo personalmente – ha detto il presule – nell’ opinione espressa dalla minoranza a Bruxelles, e cioé che i cittadini di Paesi terzi, come cittadini comunitari, non dovrebbero essere privati della libertà personale o soggetti a pena detentiva a causa di un’infrazione amministrativa". Marchetto si trova a Nairobi, in Kenya, dove oggi si è aperto il Congresso panafricano dei delegati delle Commissioni episcopali per le migrazioni. (ANSA).

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Reato di clandestinità: critiche all’Italia da Onu e Vaticano