ROMA
(ANSA) – ROMA, 20 NOV – "Chiediamo che la Asl si assuma le proprie responsabilità e che allestisca un posto medico avanzato sul molo". E’ quanto chiede Medici Senza Frontiere, che torna sulla vicenda del soccorso medico sull’isola, dove non é stato rinnovato protocollo d’intesa che consentiva proprio a Msf di operare nell’emergenza immigrazione. Loris De Filippi, responsabile progetti Msf Italia, ha detto che se la Asl non dovesse rispondere, Medici Senza Frontiere è "pronta ad intervenire sostituendo ancora una volta la Asl stessa. Certo è che non resteremo a Lampedusa per sempre, per questo abbiamo annunciato lo scorso anno di voler andar via, ma solo nel momento in cui la Asl si fosse impegnata a garantire un servizio di triage sul molo" Msf, ha ricordato De Filippi, ha "prestato in passato attività di soccorso agli sbarchi sul porto di Pozzallo, in provincia di Ragusa, con un posto medico avanzato che successivamente è passato alla Asl territoriale. Inoltre, il passaggio di consegne tra Msf e la Asl è già avvenuto svariate volte nella stessa Sicilia dove Msf ha aperto 16 Ambulatori STP (Straniero Temporaneamente Presente) dedicati ai migranti irregolarmente presenti, oggi gestiti dalle Asl. Non riusciamo a capire perché quello che viene fatto in tutta Italia a norma di legge, non possa essere fatto anche a Lampedusa". (ANSA).
VN/ S0B S41 QBKS
IMMIGRAZIONE: MSF, ASL LAMPEDUSA SI ASSUMA RESPONSABILITA’
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