ROMA
(ANSA) – ROMA, 10 NOV – Per il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Roberto Natale, "é un segno importante di sensibilità deontologica la scelta annunciata oggi dalle agenzie Redattore Sociale e Dire di non usare più, nel notiziario che insieme producono, la parola ‘clandestino’, a meno che non si tratti di riportare dichiarazioni virgolettate". "Questa decisione, nata sulla scia di un appello contro il razzismo lanciato nei mesi scorsi da un gruppo di giornalisti – afferma Natale in una nota – indica come stia crescendo nell’informazione la consapevolezza del ruolo essenziale che essa ha quando informa su una materia come l’immigrazione, socialmente e politicamente tanto rilevante nell’Italia di questi anni. E’ dallo stesso tipo di preoccupazione che è nata la Carta di Roma, il protocollo deontologico che la Fnsi e l’Ordine dei Giornalisti hanno recentemente varato, condividendo le sollecitazioni dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Anch’essa indica la necessità di adottare termini giuridicamente appropriati, e per questo propone a tutti i giornalisti italiani un mini-glossario che va da ‘richiedente asilo’ a ‘rifugiato’, da ‘beneficiario di protezione umanitaria’ a ‘vittima della tratta’, da ‘migrante’ a ‘migrante irregolare’: uno strumento di lavoro quotidiano la cui chiarezza didascalica ha ricevuto l’apprezzamento del Presidente della Repubblica". "Come giornalisti – conclude il presidente della Fnsi – non vogliamo in nessun modo edulcorare i problemi che siamo chiamati a raccontare. Ma sentiamo per intero la responsabilità del fatto che le nostre parole, se usate in modo improprio, possano contribuire ad alimentare un clima di diffidenza e di ostilità". (ANSA).
IMMIGRAZIONE: NATALE (FNSI), BENE STOP A PAROLA CLANDESTINO
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