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Immigrazione, qual è la vera opinione degli italiani?

Roma, 7 dicembre 2020 – Qual è l’opinione degli italiani riguardo all’immigrazione? Non è facile rispondere a questa domanda. Sul tema, infatti, la popolazione si può dire che sia divisa. Non sempre però la percezione che le persone hanno rispecchia la realtà, anzi. Spesso si parla di una presunta “invasione” di immigrati che, in realtà, analizzando i dati, non esiste. Un’indagine di opinione realizzata dall’Istituto Affari Internazionale (IAI) e dal Laboratorio Analisi e Politiche Sociali (Laps) dell’Università di Siena con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, tramite un sondaggio, ha tentato di capire qual è il vero pensiero degli italiani.

Immigrazione, cosa ne pensano gli italiani

Mettendo a confronto i risultati delle precedenti indagini realizzate nel 2017, nel 2019 e nell’aprile 2020, i due istituti hanno provato a capire se, nel tempo, il pensiero degli italiani è cambiato. Un focus particolare, poi, è stato fatto sugli ultimi mesi. Per quanto riguarda l’immigrazione all’interno dell’Unione europea, si può dire che la maggioranza degli italiani sia a favore del sistema Schengen. Ad aprile 2020, le persone che hanno dichiarato di appoggiare la libera circolazione nell’Ue, in realtà, sembravano essere in calo rispetto al 2019. La percentuale, infatti, era passata dal 71% al 61%. Poi, però, il dato è tornato a salire fino a raggiungere il 66%. Ed è interessante notare che questo sostegno è sì maggioritario fra gli elettori dei partiti di centro-sinistra, ma anche tra quelli di certo-destra come Lega e Fratelli d’Italia.

Il tema, quindi, sembra non suscitare particolari polemiche quando si parla di immigrazione intra-Unione europea. L’opinione, però, cambia sensibilmente quando si affronta quella dalla Libia. In questo caso, la maggioranza afferma di preferire una linea dura. Quasi il 40% si è definito a favore di una politica di respingimento, anche a costo di esporre le persone a trattamenti disumani nei Paesi di origine e di transito. Questa posizione, tra l’altro, è rimasta invariata nel corso degli anni in analisi. Un quarto delle persone, poi, si è definito anche favorevole a un intervento militare in Libia, anche a costo di subire delle perdite tra i militari. Un altro terzo, invece, pone come argomento principale dell’immigrazione le considerazioni umanitarie, augurando che si garantisca il salvataggio dei migranti in difficoltà e la loro accoglienza sul territorio nazionale.

Immigrazione, l’accusa all’Unione europea

Secondi i due terzi degli intervistati, inoltre, l’Unione europea affronta il tema dell’immigrazione in Italia in modo non corretto. Anzi, ritiene proprio che il nostro Paese sia trattato ingiustamente e discriminato rispetto agli altri Stati membri in materia. E questo, da un certo punto di vista, è vero. Altri Paesi hanno dovuto affrontare pressioni migratorie di pari o anche maggiore entità rispetto a quelle affrontate dall’Italia. Tuttavia, l’Unione ancora non ha compiuto veri sforzi per aiutare il nostro Paese sulla gestione degli sbarchi, sulla revisione del regolamento di Dublino e su altri aspetti della politica comune di asilo. E questo, indubbiamente, influenza l’opinione pubblica.

Oltre il 50% degli italiani intervistati, poi, teme che gli immigrati possano contribuire alla diffusione di malattie. E soprattutto in questo periodo, che possano essere veicolo del Coronavirus. La percentuale, infatti, è aumentata in particolar modo negli ultimi sei mesi. E la percezione, probabilmente, è stata alimentata dalle notizie sui contagi nei centri di accoglienza e di primo soccorso.

Il 42% è a favore dello Ius culturae

Il 40%, invece, pensa che l’immigrazione, e di conseguenza gli immigrati, debba essere vista come una risorsa di tipo culturale per il Paese. Il dato, tuttavia, risulta essere in calo rispetto a sei mesi fa. Anche sull’impatto economico l’opinione è divisa: molti sostengono che i lavoratori immigrati aiutino l’economia, ma altrettanti pensano che sottraggano posti di lavoro agli italiani.

Infine, la rilevazione ha studiato anche l’opinione riguardo alla concessione della cittadinanza italiana ai minori figli di immigrati extracomunitari. Dall’intervista, è emerso che la maggioranza è a favore dell’introduzione di norme che possano facilitare il meccanismo. Il 42%, infatti, crede sarebbe giusto consentire l’acquisizione della cittadinanza da parte di figli di immigrati nati in Italia, a patto che abbiano completato almeno un ciclo di studi. Il 27%, invece, si è detto a favore di uno Ius soli “temperato”, che permetterebbe ai figli di immigrati l’accesso alla cittadinanza, a condizione però che uno dei genitori sia in possesso di un soggiorno permanente.

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