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IMMIGRAZIONE: SOCIOLOGI,APRIRE VARCHI SU MURI INCOMPRENSIONE

(ANSA) – ROMA, 2 APR – L’immigrazione, fenomeno transnazionale, è potenziale portatrice di conflitti ma è allo stesso tempo fonte di arricchimento. E’ quanto è emerso da un incontro che si è tenuto oggi all’università La Sapienza di Roma, organizzato dal Sindacato pensionati italiani della Cgil, dalla facoltà di sociologia della stessa università e dalla rivista Reset. "Occorre superare tendenze depressive o antagonistiche – ha detto il direttore di Reset Giancarlo Bosetti – aprire finestre su muri di incomprensione. Irrigidendosi su tesi anti-islamiche estremiste, si rischia di far pari con il fondamentalismo islamico". Roberto Cipriani, presidente dell’associazione italiana di sociologia, ha citato analisi secondo le quali tra dieci anni in Italia saranno presenti sei milioni di immigrati, mentre un sondaggio rileva che su 100 italiani intervistati, 58 ritengono gli immigrati causa dell’aumento della violenza. "Ma non pensate che cittadini italiani, all’estero, e nelle loro stesse condizioni, senza casa, lavoro, permesso di soggiorno, sarebbero in prigione?" ha chiesto il sociologo. Quali risposte allora può dare la politica? Il sociologo Renzo Guolo suggerisce che "si devono riconoscere agli immigrati tutti quegli elementi che non sono lesivi della libertà altrui". Secondo Riccardo Terzi, della Cgil, il diritto di voto agli immigrati sarebbe importante "per il riconoscimento dei diritti e per superare le disuguaglianze", verso un’integrazione sociale, economica, politica e culturale. (ANSA). 2007-04-02 19:26

(2 aprile 2007)

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