Roma, 2 maggio 2014 – La Svizzera ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con l'Unione europea per risolvere uno dei punti piu' controversi del testo sulle restrizioni agli immigrati, ossia quello riguardante i croati. Il governo svizzero ha detto in una dichiarazione che ''trattera' i cittadini croati nello stesso modo in cui tratta i cittadini degli altri Stati membri dell'Ue''.
La Federazione elvetica, che non ha aderito all'Unione europea, ha cosi' accettato di aprire il proprio mercato del lavoro ai cittadini della Croazia, membro Ue dallo scorso anno, ''come previsto dal Protocollo 3''.
La Svizzera si era rifiutata di firmare tale protocollo lo scorso febbario dopo il referendun che aveva approvato il blocco dell'ingresso per tutti gli immigrati provenienti dall'Ue. In risposta, Bruxelles aveva sospeso qualunque dialogo ed escluso la partecipazione della Svizzera ai programmi europei di ricerca e istruzione. Il referendum del 9 febbraio aveva dunque messo in dubbio tutta una serie di altri accordi con l'Ue per la libera circolazione delle persone, e la Svizzera sta da allora lavorando duramente per cercare di risolvere la controversia.
Berna ha quindi sottolineatoche il nuovo accordo sulla Croazia si applichera' fino a quando ''non sara' trovata una soluzione definitva tra la Svizzera e l'Ue per quanto riguarda la libera circolazione delle persone, al massimo entro il 2017''.