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IMMIGRAZIONE: UE; FRANCIA, NEGOZIATI FITTI PER IL PATTO/ANSA

DOCUMENTI BIOMETRICI, ESPULSIONI RAPIDE E LEZIONI DI LINGUA

PARIGI
(ANSA) – PARIGI, 29 MAG – Documenti con dati biometrici, espulsioni più efficaci e lezioni di lingua del paese ospitante per gli immigrati: queste – stando al Financial Times di oggi – alcune delle proposte contenute nel patto sull’immigrazione che la Francia, presidente di turno dell’Ue dal 1 luglio, tenterà di far approvare dai 27 entro il mese di ottobre. Stando al quotidiano britannico, che ha avuto accesso al documento, il patto riconosce che l’Unione europea ha bisogno di immigrazione economica e demografica ma statuisce che "l’Europa non ha i mezzi per accogliere con dignità tutti coloro che vedono in lei un Eldorado". Nei giorni scorsi del patto per l’immigrazione aveva diffusamente parlato il ministro degli Esteri, Bernard Kouchner, affermando di avere contatti in corso, fra gli altri, con le autorità di Italia e Spagna. Oggi l’Eliseo non ha voluto commentare le anticipazioni, limitandosi ad affermare che il documento sarà pubblicato "quando sarà il momento". L’immigrazione, insieme con l’Europa della difesa, la politica dell’ambiente e dell’energia e la politica agricola comune sono i pilastri del programma del semestre francese di presidenza. Sull’immigrazione in particolare, e sulla scelta di favorire quella regolare e ridurre al massimo quella clandestina, Parigi ha posto un accento particolare. Nel documento si chiede fra l’altro ai partner – con i quali i negoziati sono già in corso – di "controllare meglio le frontiere esterne dell’Europa", fornendo "passaporti biometrici a partire dal 2011". "Nessun dirigente europeo – dice Parigi – sostiene l’ipotesi irrealista e pericolosa dell’immigrazione zero" ma tale immigrazione deve essere "selezionata". La Francia, nel documento, vorrebbe impegnare i partner ad escludere in futuro regolarizzazioni di massa e di ricorrere "ogni volta che sia necessario ai voli di ritorno in comune" per riportare gli immigrati illegali nei paesi di origine qualora non vogliano partire spontaneamente. La Francia vorrebbe "un’immigrazione selezionata e concertata, a carattere professionale, nel rispetto delle situazioni nazionali e tenendo conto della situazione del mercato del lavoro". Vorrebbe inoltre che i 27 proponessero agli immigrati "un contratto di integrazione" che sia "obbligatorio" e che comprenda "l’imperativo di apprendimento della lingua nazionale, delle identità nazionale e dei valori europei" quali "l’eguaglianza degli uomini e delle donne". La prima discussione dei 27 su questi temi è prevista per la riunione dei ministri degli Interni europei il 7 e 8 luglio a Cannes.(ANSA).

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