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IMMIGRAZIONE: VATICANO, STRANIERO VA ACCOLTO E DIFESO

(ANSA) – CITTA’ DEL VATICANO, 14 MAG – Difendere "la dignità e i diritti delle persone" accogliendo lo straniero e rifiutando "ogni discriminazione razziale" è l’esortazione del Pontificio dei migranti e degli itineranti, oggi al secondo giorno di lavori della sua assemblea plenaria. Alla Chiesa, ha detto padre Hans Voecking, segretario della commissione per le migrazioni del Consiglio delle conferenze episcopali europee, spetta il compito di "mettere la propria voce a disposizione di quanti ne sono privi". Agli Stati quello di "intraprendere azioni concrete per la protezione dei migranti contro ogni forma di violenza", in particolare i soggetti più deboli. "Tra questi – ha sottolineato padre Voecking – una sempre più folta componente femminile, non più rappresentata da ricongiungimenti familiari, ma spesso da donne sole, molte in fuga da degrado e violenza, di cui ricadono facilmente preda nei Paesi di destinazione". Durante l’incontro è stata poi analizzata la trasformazione della famiglia in atto in Europa, nella quale va inquadrata la realtà dei migranti. Secondo padre Voecking, "oggi dobbiamo confrontarci con diverse forme di unione di coppie: sacramentali, civili, libere, di fatto, omosessuali; e come se non bastasse anche con diverse forme di matrimoni: forzati, combinati, bianchi, di convenienza, di complicità, di interessi e addirittura con matrimoni poligamici". Oltre, ovviamente, ai frequenti casi di famiglie miste, interreligiose e interculturali. La nuova famiglia sta creando, di riflesso, una nuova e più complessa società. "diventata essa stessa – dice padre Hans – interculturale e interreligiosa". Ma perché il processo si faccia virtuoso – ha aggiunto mons. Piergiorgio Saviola, direttore generale della Fondazione della Cei Migrantes – la famiglia non può ripiegarsi su se stessa o chiudersi", ma, al contrario, aprirsi verso la Chiesa, la società e anche le altre famiglie, comprese quelle di diversa cultura e tradizione". (ANSA).

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