(ANSA) – ROMA, 11 MAG – "Spero che questo protocollo di intesa siglato oggi con la Comunità cinese possa diventare un modello, un prototipo anche per le altre città". Lo ha detto il sindaco di Roma, Walter Veltroni. "Si tratta di un atto molto importante – ha aggiunto – perché corrisponde a un’idea di modello basato sulla coesistenza tra integrazione e legalità. E’ proprio questo che ci ha permesso di non avere quartieri monoetnici". Il sindaco ha ricordato che la comunità cinese rappresenta il 5,45% della popolazione del rione Esquilino" e che "le attività commerciali cinesi presenti nel I Municipio sono il 2,6%, ovvero 602 su 23mila". Ieri, ha ricordato Veltroni, "sono stati pubblicati i dati sulla crescita straordinaria della città di Roma. Una parte di questa crescità è merito dei lavoratori e delle imprese gestite da immigrati. Ho trovato nella Comunità cinese – ha poi detto Veltroni – un partner molto responsabile e previdente. Spero che nel meraviglioso rione Esquilino questo protocollo possa far nascere il rispetto della legalità e dei diritti secondo quel modello di integrazione e legalità che è il modello della nostra città. Il rispetto del Protocollo sarà monitorato mensilmente". Per il sindaco la firma del Protocollo ha un alto valore simbolico: "ci tenevo che fosse Jean Leonard Touadi a firmare perché è uno dei nuovi romani che rappresenta la nostra città in modo perfetto". "Abbiamo deciso – ha annunciato Veltroni – di unire tavoli finora separati, quello del Comune e quello della Comunità cinese, comprendendo anche le 37 associazioni del quartiere". (ANSA).
(11 maggio 2007)