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IMMIGRAZIONE: VELTRONI, REATO CLANDESTINITA’ E’ IDEOLOGIA

(ANSA) – ROMA, 6 GIU – L’introduzione del reato di clandestinità "é ideologia, è una risposta irrealizzabile" a un problema che pure esiste. Lo ha detto il segretario del Pd, Walter Veltroni, durante un incontro del governo ombra con le associazioni giovanili. Veltroni ha pure invitato "lo schieramento democratico" a una autocritica per aver sottovalutato il problema della sicurezza a cui poteva dare delle risposte "non xenofobe".
Veltroni è partito dall’osservazione che oggi ai problemi nuovi che provengono dalla globalizzazione si tende a dare risposte basate "sulla chiusura, sull’arroccamento". "Oggi prevale un ceto politico – ha sottolineato – che vive alimentando la paura, che sembra essere la moneta principale". In questo ambito si colloca la questione della sicurezza. "E’ stato un grande errore per lo schieramento democratico – ha affermato Veltroni – sottovalutare questo problema. Era a noi che spettava il compito di dare risposte non xenofobe e non razziste, che sono invece racchiuse nell’idea del reato di clandestinità". Su questo punto Veltroni è stato molto netto: "E’ ideologia – ha detto – è una risposta non realizzabile. Che facciamo? Prendiamo quelli che sbarcano a Lampedusa e li mettiamo nelle carceri che già scoppiano? Fra qualche settimana si vedrà che queste misure non avranno effetto e capiremo che occorrono risposte più complesse". Veltroni ha poi affermato che spetta alla classe politica di non conformarsi "allo spirito del tempo", e a indicare "soluzioni più complesse". "Dobbiamo rompere il clima di paura, riaprire al senso di solidarietà. Tra qualche settimane ci accorgeremo tutti che non ci si difende dai problemi arroccandosi ma affrontandoli e cambiando le situazioni".(ANSA).

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