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IMMIGRAZIONE:CHITI;SBARCHI CLANDESTINI IN CALO RISPETTO 2006

(ANSA) – ROMA, 16 MAG – Sbarchi di clandestini in calo sulle coste italiane, rispetto al 2006. Lo ha detto, durante il question time alla Camera, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti. Chiti ha spiegato che "nel periodo 1 gennaio-14 maggio dello scorso anno arrivarono complessivamente 4.165 persone, tutte approdate in Sicilia (di cui 4.021 a Lampedusa e Linosa); nello stesso periodo di quest’anno sulle coste italiane sono sbarcati 3.022 immigrati clandestini dei quali 1.855 a Lampedusa e Linosa, 385 in altre località della Sicilia, 529 in Calabria e 253 in Sardegna". "Alla diminuzione dei flussi – ha proseguito – si accompagna dunque un secondo dato: il mutamento dei punti di arrivo. Su questa influenza influisce in modo positivo la sempre più stretta collaborazione italo-libica nel contrasto all’immigrazione clandestina". Per quanto riguarda invece "gli indirizzi che il Governo intende perseguire in questa delicata materia, la strategia impostata si sviluppa lungo tre direttrici di fondo", ha detto Chiti: "governare seriamente l’immigrazione regolare; promuovere l’integrazione, scoraggiare l’illegalità". "A questa filosofia – ha affermato il ministro – si ispira il disegno di legge delega approvato il 24 aprile scorso dal Consiglio dei ministri. Il nostro intervento prende atto degli esiti negativi della Bossi-Fini anche nel contrastare, forse in primo luogo nel contrastare, l’immigrazione clandestina". Il Governo, ha sottolineato il ministro, vuole "favorire l’incontro regolare tra la domanda e l’offerta di lavoro straniero. Il collegamento tra soggiorno e impiego deve rispondere alle reali esigenze delle nostre imprese e delle nostre famiglie". Inoltre si intende "adeguare la durata del permesso di soggiorno alla realtà del mondo del lavoro, rendendo meno gravosi per l’amministrazione e per l’immigrato i procedimenti di rilascio e rinnovo della documentazione. Creare una corsia preferenziale per l’accesso dei lavoratori qualificati, rendere effettivi i rimpatri, superare il sistema dei centri di permanenza temporanea e assistenza con una riforma radicale che assicuri comunque sedi e strumenti efficaci per l’assistenza, il soccorso e per l’identificazione, nonché per il rimpatrio di chi viene espulso". (ANSA). 2007-05-16 16:19

(16 maggio 2007)

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