(ANSA) – ADRIA (ROVIGO), 17 GEN – Il fermo, da parte dei carabinieri di Adria, di due moldavi, uno dei quali marito di una badante, per concorso in ricettazione di motori marini ha messo in luce, secondo gli investigatori, un fatto ormai diffuso: alcune badanti, una volta inseritesi su un territorio, si fanno raggiungere dai mariti o da parenti che, clandestini in Italia, si organizzano in piccoli nuclei che compiono vari tipi di reati contro il patrimonio. I militari hanno infatti fermato Bogdan Voicu, 28 anni, abitante a Porto Viro (Rovigo), e Ion Botezat (26), domiciliato ad Albignasego (Padova), entrambi clandestini, perché trasportavano un motore marino fuoribordo rubato in un’abitazione di Albignasego. I due si trovavano a bordo di una "Volkswagen Golf" di proprietà della moglie di Voicu, anche lei moldava. In casa di Voicu, nel corso di una perquisizione, i carabinieri hanno sequestrato 560 litri di gasolio agricolo contenuto in 11 taniche, ritenute provento di furto. I due fermati sono stati condotti alla casa circondariale di Rovigo a disposizione della magistratura; saranno interrogati, a quanto si è appreso, su un traffico di motori marini rubati nei porti e nelle darsene del Basso Polesine. (ANSA).
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IMMIGRAZIONE:MARITI BADANTI MOLDAVE FERMATI PER RICETTAZIONE
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