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IMMIGRAZIONE:MINNITI,REATO CLANDESTINITA’ CIECO E INEFFICACE

ROMA
(ANSA) – ROMA, 9 GIU – "Il reato di immigrazione clandestina é un reato cieco perché non riesce a distinguere tra situazioni differenti. E contestualmente è inefficace e rischia addirittura di essere controproducente". Lo afferma Marco Minniti, ministro ombra dell’Interno del Partito Democratico, durante la trasmissione di Gr Parlamento Rai, "60 Minuti". "Chiaro che noi siamo impegnati in una battaglia molto severa contro la clandestinità – sostiene Minniti – ma, sulle parole del cardinale Bagnasco, penso che sia giusto che la Chiesa abbia una ambito di autonomia sia di proposta che di valutazione. E’ sbagliato che un parlamentare, chiunque di noi, possa dire alla Chiesa ciò che deve fare. E’ compito invece del Parlamento e della politica ascoltare le sollecitazioni e le osservazioni indipendentemente dalla coerenza che hanno con le nostre impostazioni. Lottare contro la clandestinità vuol dire da un lato integrare coloro che hanno già una casa e un lavoro, a cui manca solo il pezzo di carta. Così si abbassa sicuramente il tasso di delittuosità degli immigrati. La seconda questione é quella di pensare espulsioni effettive. Penso che nel momento in cui si inserisce l’espulsione nel percorso giudiziario non la si rende più facile ma più complicata". "In Europa – conclude Minniti – la nazione che più di ogni altra ha aumentato il numero delle espulsioni (+45%) è la Spagna, Paese dove non c’é il reato di clandestinità. Anche in Francia, dove viceversa il reato è previsto le autorità danno indicazioni ai magistrati di seguire per le espulsioni la via amministrativa e non quella giudiziaria perché ci vorrebbero tre gradi di giudizio per procedere e quindi trasporrebbero degli anni. Togliere le barriere politiche e ideologiche è il modo migliore per affrontare questo argomento, perché consente di ascoltare quello che è il sentire più diffuso nel nostro Paese". (ANSA).

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