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IMMIGRAZIONE:TREVISO;CGIL PER STOP FLUSSI, LITE CON CISL-UIL

TREVISO
(ANSA) – TREVISO, 17 NOV – A Treviso è lite fra Cgil da un parte e Cisl e Uil dall’altra anche sullo stop ai flussi di immigrati. Il segretario provinciale del sindacato di Epifani chiede infatti il blocco dei nuovi ingressi fino al completo riassorbimento di chi ha perso il lavoro o è in cassa integrazione a causa della crisi. Cgil come la Lega? "No, perché noi chiediamo che non si facciano entrare altri lavoratori stranieri finché non saranno assunti di nuovo i licenziati e quelli in mobilità – spiega Paolino Barbiero – Altrimenti a loro non sarà rinnovato il permesso di soggiorno e dopo sei mesi chi non ha un lavoro può essere espulso". Colti di sorpresa, Cisl e Uil prendono le distanze e avvertono: "Chi, su un tema così delicato, si assume la responsabilità di rompere il bicchiere, sappia che poi si raccolgono i cocci", manda a dire infatti il segretario della Cisl Franco Lorenzon al collega della Cgil dopo la sua intervista alla Tribuna di Treviso in vista del Tavolo provinciale sulla crisi. E per spiegare quanto siano distanti dalle posizioni della Cgil, non solo sui flussi ma anche sugli altri temi in discussione, Cisl e Uil hanno convocato una conferenza stampa per domani. "La Cgil commette lo stesso errore che abbiamo contestato alla Bossi-Fini – anticipa Lorenzon – cioé il falso presupposto che una procedura amministrativa possa regolare o addirittura impedire un fenomeno economico e sociale. I flussi di immigrati non sono come un rubinetto di acqua che apri e chiudi. Non sono le quote a determinare l’immigrazione". (ANSA).
BOG/ S0A S41 QBXV

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