BRUXELLES
(ANSA) – BRUXELLES, 24 LUG – "Purtroppo l’Italia ha un primato negativo per quanto riguarda il lavoro nero, soprattutto nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni", ha premesso Maroni, illustrando ai colleghi le "molte misure" messe in atto in Italia. "un sistema di sanzioni penali che colpisce gli imprenditori che assumono in nero ha dato qualche risultato positivo, ma non così efficace, come avremmo sperato", ha detto Maroni. "Abbiamo anche messo in atto un sistema di ispezioni che si è rilevato più efficace rispetto alle sanzioni. Crediamo che questa sia una strada più importante da seguire: misure dissuasive piuttosto che punitive". Il ministro dell’Interno ha poi riferito che l’Italia ha preso anche "misure dissuasive che colpiscono il patrimonio dell’impresa che assume clandestini in nero. Una norma, ad esempio, può arrivare anche alla confisca e al sequestro dell’immobile dato in locazione ad un immigrato clandestino. E questa norma – ha detto Maroni – è molto più efficace di altre sanzioni penali. A nostro parere, pertanto, le sanzioni patrimoniali vanno tenute presenti. La direttiva Ue proposta parla di sanzioni finanziarie e amministrative. A noi va bene, ma chiediamo anche di aggiungere le sanzioni patrimoniali". Sul secondo punto – un target per le ispezioni nelle imprese – sul quale la presidenza francese ha interrogato tutti i ministri, Maroni ha detto che l’Italia è favorevole. "La definizione di un sistema comune europeo può aiutare Paesi come l’Italia che hanno un’esperienza di lavoro nero molto significativa". (ANSA).