(ANSA) – PALERMO, 2 NOV – "Se la Bossi-Fini ha avuto dei meriti positivi quelli vanno ricercati nella materia dell’asilo, in particolare nella decentralizzazione della procedura d’asilo istituendo sette commissioni, oggi portate a dieci, per il riconoscimento dello status di rifugiato, sparse su tutto il territorio nazionale". Lo afferma la portavoce in Italia dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), Laura Boldrini aggiungendo che "per il resto sembrano prevalere gli aspetti critici e problematici". "Il segretario della Cgil Epifani nella sua intervista al Corriere della Sera – aggiunge – ha posto l’accento su uno degli aspetti più dolenti della Bossi-Fini, la facilità con cui un onesto lavoratore straniero rischia di diventare illegale e soggetto ad espulsione. Basta perdere il lavoro e non trovarne un altro in sei mesi per diventare ‘illegale’, un cosiddetto ‘clandestino’, un soggetto che la società ha la tendenza a considerare pericoloso". "Sospendere per due anni la Bossi-Fini – osserva Boldrini – é una proposta che evidenzia un problema ma che non lo risolve. La cosa più indicata sarebbe superare la Bossi-Fini sia riguardo alla equazione stringente lavoro=permesso di soggiorno, sia rivedendo il meccanismo che consente agli immigrati di entrare legalmente in Italia per cercare lavoro. Un meccanismo legale ridurrebbe sicuramente il numero di coloro che ogni anno entrano usando degli espedienti, come il visto turistico, per poi rimanere illegalmente, e il numero di coloro che rischiano la vita nei gommoni e nelle carrette del mare". (ANSA).
IMMIGRAZIONE:UNHCR,BOSSI-FINI BENE PER ASILO MENO PER LAVORO
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