Il mensile in arabo è distribuito gratuitamente nei centri di accoglienza. Per i profughi informazioni utili per vivere e integrarsi nel Paese che li ha accolti, ma anche storie su come si costruisce la pace nei Paesi d’Origine
Berlino – 22 dicembre 2015 – È uscito ieri per la prima volta ed è già un caso Abwab, “Porte”, il primo mensile dedicato ai rifugiati siriani, iracheni e di lingua araba in Germania. “Apri le porte al mondo”, si legge sotto testata.
Distribuito gratuitamente in 40 mila copie nelle strutture di accoglienza è realizzato da giornalisti mediorientali, anche loro rifugiati. Aiuterà quanti sono scappati da guerre, violenze e persecuzioni a costruirsi una nuova vita nel Paese che li ha accolti, ma anche a mantenere un legame con i Paese d’Origine, grazie a una formula che considera necessariamente aperto al ritorno il futuro di queste persone.
In ogni numero, i lettori troveranno informazioni chiave sulla vita in Germania, guide pratiche alla legislazione e articoli e interviste sulle comunità locali, quelle dove si giocherà la sfida dell’integrazione. Le notizie da casa punteranno invece alla riconciliazione e alla costruzione della pace: uomini, donne e bambini di tutte le parti in conflitto, sopravvissuti a sofferenze indicibili, con storie esemplari di coraggio e resilienza.
Abwab darà quindi spazio alle vicende di amici e famiglie in Iraq e Siria che hanno battuto pregiudizi, sospetti, odio, violenza e vendetta per capirsi, perdonarsi e creare ponti, pace e una visione del futuro. Una linea per la quale l’editore New German Media è supportato dalla onlus Ara Pacis Initiative.