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In Lombardia 1,3 milioni di immigrati, l’assessore: “Basta così”

Presentato il rapporto Orim, quasi 100 mila non hanno il permesso di soggiorno. Bordonali: “C’è la crisi occupazionale, non possiamo aprire le porte”

 

 

Milano – 5 aprile 2016 – Cresce, anche se di poco, l’immigrazione in Lombardia. Regolare e non.

Secondo un rapporto presentato ieri dall’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicita’ (Orim), il primo luglio scorso risultavano presenti nella Regione 1.321.000 stranieri provenienti da Paesi a forte pressione migratoria, 26.000 in piu’ (+2%) rispetto a un anno prima. Nel 2001 erano invece 419.700. Sarebbero invece  oltre 95.000 (+3000) gli stranieri presenti in Lombardia senza un valido titolo di soggiorno (7,2 per cento del totale).

Rispetto alla densita’ delle presenze, le stime del 2015 continuano a presentare il valore di 13 stranieri provenienti da Paesi a forte pressione migratoria ogni cento residenti. Milano, intesa come area metropolitana, mantiene la piu’ alta densita’ di presenza, con 21 immigrati da Pfpm ogni 100 abitanti, ma valori consistenti si riscontrano anche nelle province di Brescia e Mantova (quasi 15 ogni 100 abitanti), Lodi, Bergamo e Cremona (attorno al valore di 13 ogni 100 abitanti), Pavia (12), Monza e Brianza, Lecco, Como e Varese (9-10), mentre Sondrio rimane al di sotto del 6 per cento, con il piu’ basso livello nel panorama regionale.

Tra le macroaree di provenienza,  si conferma il primato degli est-europei, con 476.000 unita’, 8.000 in piu’ rispetto a dodici mesi prima. Al secondo posto si collocano gli asiatici, con 329.000 presenti. I nordafricani, con 240.000 presenze (2.000 in piu’ dello scorso anno), precedono i latinoamericani, con 168.000, e infine gli “altri africani”, la cui consistenza numerica e’ valutata in circa 108.000 unita’. La netta prevalenza est-europea trova il consueto riscontro nei dati territoriali dove, con eccezione del tradizionale primato degli asiatici nella citta’ di Milano (41,3 per cento) e in provincia di Mantova (38,5), le provenienze da paesi dell’Est Europa predominano ovunque.

A livello di singola nazionalita‘, emergono tre paesi con oltre 100.000 presenti: la Romania, con 193.000 unita’, il Marocco con 123.000 e l’Albania con 122.000; solamente la Romania presenta un aumento costante negli ultimi anni, mentre gli stranieri da Albania e Marocco sono in lieve calo. 

Per l’assessore regionale all’immigrazione Simona Bordonali, questi dati vanno letti insieme a quelli degli arrivi di profughi emigranti degli ultimi anni. “Credo che per permettere una reale integrazione degli stranieri già presenti sul nostro territorio – scrive nella prefazione del rapporto – sia necessario innanzitutto bloccare nuovi arrivi ed eseguire il rimpatrio di coloro che non hanno diritto a rimanere”. 

  “La situazione è grave”  aggiunge l’esponente della Lega Nord. “La Lombardia ospita 1.321.000 stranieri. In alcune zone, come l’area metropolitana di Milano, gli immigrati superano il 20% della popolazione. In piena crisi occupazionale non possiamo permetterci di aprire le porte a chi si reca sul nostro territorio per cercare lavoro. Sarebbe un suicidio istituzionale che porterebbe a pericolosi conflitti sociali di cui abbiamo già allarmanti avvisaglie”. 

 

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ORIM. Rapporto 2015, Gli immigrati in Lombardia

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