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Insegnare la lingua italiana agli stranieri: come fare

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La percentuale di persone straniere in Italia ricopre una parte non più trascurabile dell’intera popolazione e le previsioni sono in aumento, considerando anche le recenti ondate migratorie.

Uno dei maggiori ostacoli all’integrazione è l’impossibilità di condividere uno stesso idioma: parlare la stessa lingua consente di comunicare e chiarire incomprensioni, oltre che trasmettere la nostra identità culturale, far capire chi siamo e cosa vogliamo.

Insegnare la lingua italiana a persone di madrelingua straniera non è però così semplice. Non si può cedere all’improvvisazione e nemmeno si possono adottare indistintamente le stesse metodologie applicate nelle scuole primarie per insegnare la lingua a bambini italiani. Insegnare l’Italiano agli stranieri, invece, presuppone competenze e strumenti specifici che tengano conto dei differenti bisogni linguistici dei diversi pubblici (bambini, adulti, adolescenti, studenti) e che contemplino aspetti linguistici ma anche comunicativi e interculturali.

È necessario quindi che coloro che sono deputati ad insegnare l’italiano agli stranieri seguano essi per primi percorsi formativi ad-hoc. 

ICOTEA, istituto di formazione riconosciuto ed accreditato dal MIUR, annovera tra i suoi corsi completamente fruibili online anche il Master Insegnare Italiano a Stranieri L2.

Si tratta di un Master di primo livello con una durata di 1500 ore e, se a seguirlo è un docente, può essere finanziato anche con il Bonus Docenti. Inoltre, tale percorso formativo permette di accedere alla nuova classe di concorso A23 per i bandi pubblici. 

Una figura professionale formata in quest’ambito è indispensabile in istituzioni, enti locali, associazioni pubbliche e private, scuole e cooperative e in tutte le realtà dove la mediazione tra culture diverse è all’ordine del giorno.

 

 

Per maggiori informazioni potete visitare il link http://bit.ly/1NRzlLk o scrivere a icotea@icotea.it

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