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Iscrizioni a scuola. Per i figli degli irregolari solo domande a mano

Il sistema online richiede il codice fiscale dei genitori, quindi sono esclusi quelli senza permesso di soggiorno. Il ministero dell’Istruzione: “Presentino la domanda presso le scuole”

Roma – 24 gennaio 2013 – Lunedì scorso si sono aperte le iscrizioni alla scuola dell’obbligo di ogni ordine e grado per  l’anno scolastico 2013/2014. Con una novità: si fa tutto online.

I genitori devono collegarsi al sito www.iscrizioni.istruzione.it, registrarsi,  quindi compilare e spedire la domanda elettronica. Possono farlo 24 ore su 24 tutti i giorni, compresi sabato e domenica, l’importante è completare la procedura entro il 28 febbraio.

Tutto più semplice? In teoria. Perché il sistema informatico del ministero dell’Istruzione non sembra reggere il forte afflusso di domande, che nei primi tre giorni sono già arrivate a quota centotrentamila. Quindi funziona a singhiozzo, anche stamattina.

Per i figli degli immigrati irregolari c’è un problema in più. Tra i campi obbligatori che devono essere compilati dai loro genitori ce n’è infatti anche uno che prevede l’inserimento del codice fiscale, ma chi non ha il permesso di soggiorno non ha nemmeno il codice fiscale.

Iscrizione impossibile, quindi. E questo in barba alla legge sull’immigrazione, secondo la quale (nonostante qualche proposta leghista che andava in direzione contraria) la frequenza della scuola dell’obbligo è un diritto/dovere per tutti i minori, indipendentemente dal permesso di soggiorno dei genitori.

Ieri anche la Rete degli Studenti Medi ha denunciato questa situazione. ''E' inammissibile – ha detto  il portavoce nazionale Daniele Lanni –  L'iscrizione deve essere possibile anche per i figli di immigrati privi di permesso di soggiorno, come ci spiega l'articolo 38 del testo unico immigrazione, e il Ministero deve provvedere a modificare i campi di iscrizione immediatamente".

In seratasi è fatto finalmente  vivo il ministero dell’Istruzione. Per intervenire sul programma informatico? No, per invitare gli immigrati irregolari ad armarsi di carta e penna e a mettersi in fila davanti alle scuole.

“Come è noto – si legge in una nota di viale Trastevere – l'iscrizione deve essere garantita a tutti gli studenti in diritto dovere di istruzione, seppur privi, all'atto dell'iscrizione, del permesso di soggiorno e quindi del codice fiscale. I genitori di questi studenti devono recarsi presso le segreterie delle scuole che provvederanno ad acquisire le domande di iscrizione”.

Elvio Pasca
 

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