(ANSAmed) – ROMA, 1 OTT – Scongiurare l’introduzione di principi giuridici incompatibili con l’ordinamento italiano e di sentenze emesse in altri paesi in contrasto con l’ordine pubblico o con i diritti essenziali della difesa. E’ l’obiettivo di un’interrogazione al governo che la deputata del Pdl Souad Sbai ha presentato oggi su due episodi a Cagliari e a Genova. Il primo riguarda una delibera della Corte d’appello di Cagliari sul caso di un egiziano con cittadinanza italiana che aveva ripudiato la moglie nel paese d’origine, i giudici italiani hanno convalidato il ripudio in Italia. Questi aveva ripudiato la moglie pronunciando la formula del "talaq", ottenendo così il divorzio in Egitto, dove l’ordinamento e la cultura religiosa consentono questo tipo separazione. La Corte d’appello lo ha riconosciuto valido, accogliendo l’istanza e dichiarando efficace e definitiva quella separazione anche per l’ordinamento italiano e trascrivendo l’avvenuto divorzio anche nel registro dello stato civile del comune. Sbai pone all’attenzione del governo anche il caso di un giovane marocchino che un anno fa, a Genova, era stato fermato dai carabinieri per sequestro di persona e lesioni nei confronti della moglie, una marocchina di religione musulmana. Adesso – racconta – il tribunale di Guercif in Marocco ordina alla donna di tornare con lui e di pagare le spese processuali. L’avvocato che assiste l’uomo per il processo tuttora in corso ha dichiarato che la sentenza emessa in Marocco verrà utilizzata per dimostrare che servono nuovi accertamenti. "Le affermazioni dell’avvocato – sottolinea Sbai – rivelano un improprio tentativo di introdurre in Italia provvedimenti emessi in altri paesi applicando principi incompatibili con il nostro ordinamento". (ANSAmed).
ISLAM: SBAI, RISCHIO INGRESSO SHARIA IN ORDINAMENTO ITALIA
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