660mila i minori. Scarica i dati del Rapporto annuale sulla situazione del Paese
Roma – 28 maggio 2008 – È stato presentata oggi dall’Istat la 16a edizione del Rapporto annuale sulla situazione del Paese. Vediamo i dati più significativi sul fronte dell’immigrazione
L’Istat stima che all’inizio del 2008 c’erano 3,5 milioni di cittadini stranieri residenti in Italia (il 5,8 per cento del totale dei residenti). Nel 2007 si è assistito a un’ incremento, grazie ad un saldo migratorio con l’estero stimato in oltre 454 mila unità, il valore più alto finora registrato nel nostro Paese. Protagonisti del boom i cittadini rumeni, che nel 2007 sono aumentati di 300 mila unità.
Poco meno della metà degli stranieri residenti è assorbita da cinque differenti cittadinanze: Romania (circa 640 mila), Albania (oltre 400 mila), Marocco (circa 370 mila), Cina (circa 160 mila) e Ucraina (135 mila). Gli immigrati provenienti dai paesi dell’Est europeo, neocomunitari o meno, rappresentano circa la metà dei residenti.
Gli stranieri residenti sono prevalentemente giovani e in età attiva: uno su cinque è minorenne, uno su due ha un’età compresa tra 18 e 39 anni. Risiedono prevalentemente nelle regioni del Nord e del Centro del Paese: il 36,3%nel Nord-ovest, il 27,3 nel Nord-est, il 24,8 nel Centro e l’11,65 nel Mezzogiorno. Uno straniero su quattro è residente in Lombardia, mentre proporzioni superiori al 10 per cento del totale degli stranieri residenti si registrano in Veneto, Emilia-Romagna e Lazio.
Crescono i ricongiungimenti. All’inizio del 2007, le famiglie residenti con almeno un componente straniero erano il 3,7 per cento del totale e i permessi di soggiorno concessi per motivi familiari sono saliti dal 14,2 per cento del 1992 al 31,6 per cento del 2007.
Accanto alle famiglie ricomposte aumentano i matrimoni con almeno uno sposo straniero celebrati in Italia: oltre 34 mila nel 2006, pari al 14 per cento del totale dei matrimoni. I numerosi sono quelli misti, mentre i casi in cui entrambi gli sposi sono stranieri e almeno uno dei due risiede in Italia sono poco più di 5 mila.
Nel 2006 i bambini nati da coppie di genitori stranieri erano quasi 58 mila, pari al 10,3 per cento del totale dei nati della popolazione residente. Questa proporzione sale al 14,3 per cento se si considerano anche i nati da coppie miste. Nel 2006 le cittadine straniere residenti hanno avuto in media 2,5 figli per donna, il doppio di quelli avuti dalle italiane (1,26) e soprattutto grazie alle immigrate è salito.
In seguito all’aumento dei nati stranieri e ai ricongiungimenti familiari, cresce il numero dei minorenni stranieri residenti: al primo gennaio 2007 ammontano a 666 mila unità, quasi 80 mila in più rispetto all’anno precedente. Parallelamente, si registra un continuo aumento degli studenti di cittadinanza straniera: dopo essere più che raddoppiati negli ultimi cinque anni scolastici, nel 2006/2007 hanno superato le 500 mila unità, pari al 5,6 per cento del totale degli studenti.
La presenza straniera è più elevata nei primi ordini scolastici, con 5,7 alunni non italiani ogni 100 iscritti nelle scuole dell’infanzia, quasi 7 per cento nelle scuole primarie e 6,5 per cento nelle secondarie di primo grado. L’incidenza degli immigrati nelle scuole secondarie di secondo grado, seppur contenuta (3,8 per cento), è comunque in forte crescita, essendo triplicata negli ultimi cinque anni.
Sul fronte della criminalità, nel 2006 gli stranieri denunciati sono stati oltre 100 mila. La quota di stranieri sul totale dei denunciati varia molto in base al tipo di reato commesso ed è maggiore per borseggi, furti e contrabbando.
La stragrande maggioranza dei denunciati stranieri non è in regola con il permesso di soggiorno: succede ad esempio nell’80% dei casi di denunciati stranieri per reati contro la proprietà. Il tasso di devianza degli stranieri regolari, cioè la quota di stranieri regolari denunciati sul totale degli stranieri regolari, è pari al 2 per cento, un valore di poco superiore a quello dei cittadini italiani.
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