NEL PRIMO TRIMESTRE 2008 PIU’ NASCITE MA ANCHE PIU’ DECESSI
ROMA
(ANSA) – ROMA, 1 OTT – A fine marzo 2008 in Italia eravamo 59.715.627, con un incremento dall’inizio dell’anno dello 0,2%, pari a 96.337 persone in più: insomma, mancano meno di 300.000 unità per fare cifra tonda, cioé 60 milioni. E se la tendenza si confermerà, non è escluso che ci si arrivi più o meno a cavallo tra fine 2008 e inizio 2009. Le cifre sulla popolazione residente in Italia giungono dal bilancio demografico mensile, relativo appunto al periodo genaio-marzo 2008, fornito dall’Istat. Dati, sottolinea l’istituto, da considerarsi provvisori fino alla fine dell’anno, quando verrà redatto il Bilancio demografico nazionale. L’aumento nei tre mesi, segnala l’Istat, si è concentrato nelle regioni del Nord-est, Nord-ovest e Centro. Complessivamente, il saldo naturale risulta negativo (-25.132) così come nei primi tre mesi del 2007 (-17.732), sebbene in misura più accentuata. Nel primo trimestre 2008 si sono avute 138.218 iscrizioni in anagrafe per nascita, con un incremento di 1.982 unità (+1,5%) rispetto allo stesso periodo del 2007. L’aumento di nascite si concentra al Centro (+2,8%), Nord-ovest (+1,9%) e Nord-est (+1,6%), mentre nelle regioni del Sud e nelle isole l’incremento è più contenuto (rispettivamente a +0,2% e +0,4%). Nello stesso periodo del 2008 il numero delle cancellazioni per morte risulta pari a 163.350, con un aumento di 9.382 unità (+6,1%) rispetto all’analogo periodo del 2007. I dati relativi al movimento migratorio con l’estero fanno registrare un saldo positivo (+122.662), inferiore però a quello degli stessi mesi dell’anno precedente (+137.900), con un decremento pari all’11,1%. Il tasso migratorio estero è risultato più elevato al Nord-est e al Centro (3,0 per mille), e al Nord-ovest (2,2 per mille), rispetto ad un tasso medio nazionale pari a 2,1 per mille, e contro un valore pari a 0,9 per mille registrato al Sud e nelle isole. (ANSA).
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