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Istat: oltre 2 milioni di permessi di soggiorno

Ma nel conto mancano minori e rinnovi. Ecco tutti i dati del 2008 Roma, 23 marzo 2009 – A 1° gennaio 2008, in Italia c’erano 2.063.127 permessi di soggiorno validi rilasciati a cittadini extracomunitari, secondo i dati del ministero dell’Interno elaborati e pubblicati ieri dall’Istat. Un numero che non tiene conto dei minori, registrati sul permesso dei genitori, né dei documenti scaduti in fase di rinnovo.

La maggior parte dei permessi, 303.818, era in tasca a cittadini albanesi, seguiti dai  marocchini con 277.329, dagli ucraini con 139.711 e dai cinesi con 137.912 permessi di soggiorno. Gli altri Paesi di provenienza si situano tutti al di sotto  delle centomila unità. Nell’ordine: filippini, moldavi, tunisini,  indiani, serbi, peruviani, ecuadoriani, egiziani, cingalesi,  bengalesi, senegalesi, macedoni, pachistani, brasiliani, nigeriani e ghanesi per i primi venti posti. Subito dopo, seguono gli statunitensi e i russi.

Per quanto riguarda, invece, le regioni di accoglienza, le  presenze oltre i centomila si concentrano tutte al Centro-Nord:  521.295 in Lombardia, 250.734 in Emilia-Romagna, 243.886 in Veneto,  200.574 nel Lazio, 174.217 in Toscana, 149.571 in Piemonte. Al Sud, la prima regione, con 84.336,  è la Campania. Tra le province, in testa  è Milano con 217.780  seguita da Roma con 170.691 e Brescia con 100.879. Fra i centomila e i cinquantamila permessi di soggiorno si situano nell’ordine Torino,  Firenze, Vicenza e Bergamo. Quindi, Modena a precedere Napoli e  Bologna.

Quanto, infine, ai motivi della presenza degli extracomunitari  in Italia, oltre la metà di chi ha il permesso di soggiorno, per la  precisione 1.239.263, lo ha richiesto per motivi di lavoro; un buon  numero, pari a 680.225, per motivi di famiglia. Molto più esiguo il numero di chi richiede e ottiene il  documento per motivi di studio (45.458), di religione (24.297),  umanitari (21.559); seguono fra le altre motivazioni, nell’ordine, la  residenza elettiva, la salute, l’asilo politico e la richiesta d’asilo.

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