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Istat: popolazione in crescita, merito degli immigrati

Secondo i dati provvisori dell’Istat il numero dei residenti aumenta dello 0,35%. A distanza di un anno, più che raddoppiato l’afflusso migratorio Roma – 17 gennaio 2008 – La popolazione in Italia cresce grazie all’afflusso dell’immigrazione, che compensa il saldo naturale negativo.

Nel periodo tra gennaio e maggio del 2007, la popolazione residente in Italia è cresciuta di 206.601 unità. Lo afferma l’Istat che, in attesa di rendere noto il bilancio demografico nazionale previsto per il prossimo luglio, ha diffuso l’aggiornamento mensile.

La statistica conferma che l’aumento è dovuto essenzialmente ai movimenti migratori. Il numero degli stranieri residenti in Italia è cresciuto di 215.573 unità, più del doppio rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente (96.800), mentre il saldo tra nascite e morti risulta negativo per 21.504 unità, oltre le 18.927 unità dei primi cinque mesi del 2006. Il saldo netto vede un aumento di 206.601 unità, pari allo 0,35 per cento, raggiungendo quota 59,3 milioni.

Il tasso migratorio estero è più elevato nell’Italia Centrale e Nord-occidentale (4,5 per mille), e in quella Nord-orientale (4,0 per mille) rispetto ad un tasso medio nazionale pari a 3,6 per mille, e contro valori pari a 2,5 e 1,9 per mille registrati nelle aree meridionali e insulari. Presumibilmente, spiega l’Istat, il boom dei nuovi immigrati è l’effetto dei due decreti flussi del 2006, che prevedevano 470 mila nuovi ingressi di lavoratori extracomunitari non stagionali, e dell’allargamento dell’Unione Europea a Romania e Bulgaria a partire dal primo gennaio 2007.

Le nascite aumentano nel Centro (+3,1%), nel Nord-est (+2,3%) e nel Nord-ovest (+1,2%), ma calano nelle regioni del Sud (-1,5%) e delle isole (-1,4%).

A.I.

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