Roma – 27 gennaio 2014 – Nel 2012 si sono iscritte all’anagrafe in Italia 351 mila persone provenienti dall’estero, 35 mila in meno rispetto all'anno precedente (-9,1%).
Lo scrive l’Istat nel report “Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente” pubblicato oggi.
Il calo delle iscrizioni dall'estero – spiega l’Istituto Nazionale di Statistica – è dovuto in larga parte al numero di ingressi dei cittadini stranieri, che scende da 354 mila nel 2011 a 321 mila nel 2012. Nello stesso anno, si osserva anche una contrazione delle iscrizioni dall'estero dei cittadini italiani (da 31 mila a 29 mila unità).
Tra gli immigrati la comunità più rappresentata è quella rumena che conta quasi 82 mila ingressi, seguita da quelle cinese (20 mila), marocchina (circa 20 mila) e albanese (14 mila). Rispetto al 2011 calano le iscrizioni di cittadini moldavi (-41%), ucraini (-36%), peruviani (-35%) ed ecuadoriani (-27%). Crescono invece gli ingressi di cittadini africani (+1,2%), di alcune cittadinanze asiatiche e, soprattutto, di quelle comunità soggette a conflitti bellici nei Paesi di origine (Nigeria, Pakistan, Mali e Costa d'Avorio).
Nel 2012 si contano 106 mila cancellazioni per l'estero, con un incremento di 24 mila unità rispetto all'anno precedente.
L'aumento delle emigrazioni è dovuto principalmente ai cittadini italiani, per i quali le cancellazioni passano da 50 mila nel 2011 a 68 mila unità nel 2012 (+36%). In aumento anche le cancellazioni di cittadini stranieri residenti, da 32 mila a 38 mila unità (+18%).
Il saldo migratorio netto con l'estero (cioè la differenza tra iscrizioni dall’estero e cancellazioni per l’estero) è pari a 245 mila unità nel 2012, in diminuzione rispetto all'anno precedente (-19,4%). Si tratta del valore più basso registrato dal 2007.
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Istat. Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente. Testo Integrale. Tavole e Prospetti