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Italia e Spagna all’Ue: “Priorità a immigrazione e Mediterraneo”

I due governi chiedono “responsabilità condivisa”per il controllo dei flussi irregolari e cooperazione con i Paesi d’origine e di transito. La dichiarazione congiunta adottata da Letta e Rajoi

Roma – 28 gennaio 2014 – Il peso dei flussi irregolari deve essere ripartito equamente all’interno dell’Ue, che deve concertarsi sul Mediterraneo. Bisogna inoltre agire a monte, cooperando con i paesi d’origine e di transito, creandovi sviluppo e lanciando campagne di sensibilizzazione per scoraggiare le partenze.

È la strada indicata ieri dai governi italiano e spagnolo in una dichiarazione congiunta adottata al termine del vertice tenutosi a Roma dai premier Enrico Letta e Mariano Rajoi. Ecco testo del capitolo dedicato a Immigrazione e Mediterraneo:

“Italia  e Spagna considerano prioritaria la questione migratoria e sollecitano un coerente impegno della UE, sulla base delle conclusioni del Consiglio Europeo di dicembre ed in vista della definizione delle linee programmatiche per il quinquennio 2015-2020 nel settore GAI.

Si rivela inoltre necessario tenere in particolare considerazione la specificità dell’immigrazione irregolare che si verifica nel mar Mediterraneo e la particolarità e responsabilità che ne deriva per i Paesi che, come Spagna e l’Italia, rappresentano la frontiera esterna dell’UE. Il controllo dell’immigrazione irregolare costituisce pertanto una responsabilità condivisa per l’intera Unione Europea ed i suoi Stati membri.

Per conseguire tali obiettivi, entrambe le parti sottolineano l’importanza di adottare misure operative concrete a breve termine, che consentano di lottare contro l’immigrazione irregolare e i gruppi di criminalità organizzata che la controllano. Il Consiglio Europeo di dicembre ha ribadito la valenza europea delle tematiche migratorie, impegnando la Commissione europea a riferire puntualmente sull’attuazione delle 38 misure e azioni concrete identificate dalla Task Force sul Mediterraneo. In questo quadro, il sostegno ai Paesi della regione che sono chiamati a svolgere un ruolo di primo piano nel soccorso e nell’accoglienza dei migranti rappresenta un tema di prioritaria importanza per Italia e Spagna, che si impegnano in una rafforzata collaborazione con Frontex per il controllo delle  Frontiere del Mediterraneo.

Italia e Spagna ritengono, inoltre, che la prevenzione delle cause all’origine dei flussi migratori e la cooperazione con i principali Paesi di provenienza e transito di tali flussi migratori, costituiscano la chiave della lotta contro l’immigrazione irregolare.

In questo ambito, sottolineano l’importanza di sviluppare una cooperazione operativa con i Paesi d’origine e di transito nelle operazioni di controllo e di vigilanza delle frontiere. I Partenariati per la Mobilità e la Sicurezza tra l’UE e i Paesi del Nord Africa costituiscono uno strumento fondamentale per far fronte alle sfide del fenomeno migratorio, così come i dialoghi regionali, tra cui il Processo di Rabat con i Paesi dell’Africa occidentale. In parallelo, le politiche dell’Unione a sostegno dei Paesi della sponda sud dovranno contare su un utilizzo più flessibile ed efficace delle esistenti risorse finanziarie, con particolare riferimento ai fondi ENI e DCI (Development Cooperation Instrument) che saranno disponibili nella prossima programmazione finanziaria 2014-20.

Conseguentemente si rivela necessario delineare una strategia a medio e lungo termine, nell’ambito di un dialogo in materia migratoria con i Paesi di origine e di transito, che contempli gli aspetti relativi alla migrazione e allo sviluppo e contemporaneamente utilizzi lo strumento di efficaci campagne di informazione e sensibilizzazione sui rischi connessi all’immigrazione illegale.

In tale ottica, Italia e Spagna ribadiscono la priorità accordata al Mediterraneo anche nel quadro della Politica Europea di Vicinato, in stretto coordinamento con le Autorità locali e con gli altri attori internazionali, per sostenere la crescita e la transizione democratica nel nostro Vicinato meridionale. A tal fine, Italia e Spagna auspicano, da un lato, la possibilità di sfruttare adeguatamente le potenziali sinergie tra le varie iniziative a favore del Mediterraneo e, dall’altro lato, l’opportunità di sostenere l’adozione di un framework suscettibile di ottimizzare l’utilizzo delle risorse finanziarie a disposizione”.

 

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