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Italiano per stranieri. Sì alla classe di concorso per insegnarlo nelle scuole

Governo approva regolamento. Consentirà ai docenti di italiano L2 di essere assunti alle medie e alle superiori

 
Roma – 31 luglio 2015 – Gli insegnanti di italiano come seconda lingua non saranno più fantasmi. Per questi professionisti indispensabili in un Paese con oltre 800 mila figli di immigrati tra i banchi, è in arrivo una classe di concorso che permetterà di assumerli nelle scuole al pari degli insegnanti di italiano, matematica o educazione fisica. 
 
La novità è prevista in un regolamento approvato in via preliminare oggi dal Consiglio dei ministri, su proposta del presidente del Consiglio  Matteo Renzi e del Ministro dell’istruzione Stefania Giannini. Tra le altre cose, istituisce una classe di concorso per l’insegnamento della  “lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti)” nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, cioè medie e superiori. 
 
In questo modo si potrà dare attuazione anche alla riforma della scuola. Questa inserisce infatti tra gli “obiettivi prioritari” che devono essere perseguiti dalle scuole anche  “alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda”, da realizzare attraverso “corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana”.
 
Da anni esistono corsi di certificazione (Ditals, Cedis, Dils…), lauree specialistiche e master per la didattica dell'Italiano L2. Mancando però una classe di concorso, i docenti così formati possono lavorare nel  privato, ma non avere cattedre nelle scuole pubbliche o nei centri territoriali permanenti dove studiano gli immigrati adulti. Al massimo possono entrarci da “esterni”, con progetti extracurriculari. 
 
“Per il ministero dell’Istruzione noi non esistiamo…” denuncia una petizione online degli insegnanti di Italiano L2, che ha raccolto in un anno e mezzo oltre settemila firme. Chiedono “un riconoscimento ufficiale della professione di insegnante di italiano L2/LS da parte del Ministero della Pubblica Istruzione; una certificazione univoca che attesti tutte le nostre qualifiche ; una classe di concorso specifica in Italiano Lingua Seconda”. 
 
Il regolamento approvato oggi sembra andare in questa direzione. “L’istituzione della classe di concorso è un passo importante, ma ora bisogna capire di preciso cosa c’è scritto nel testo” dice a Stranieriinitalia.it Chiara Sbragia, una delle promotrici di quella petizione. E chiede:  “Ci sarà un percorso unico per diventare insegnanti di italiano L2? Gli insegnanti già formati fino a oggi potranno entrare automaticamente nella classe di concorso?”
 
www.stranieriinitalia.it
 
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